FIUMICINA: La cucina solare lungo le rive dei fiumi

FIUMICINA è un progetto transdisciplinare finalizzato a sperimentare la collaborazione tra arte e scienza, che finora si è concretizzata attraverso l'installazione di una cucina pubblica negli spazi aperti appartenenti alle rive dei fiumi di Bolzano.
Fiumicina è una cucina che fa uso della sola energia solare e che esplora il potenziale dei beni comuni naturali, come il sole e l'acqua, per ispirare pratiche attente al clima e ad un uso attento e consapevole delle risorse. Fiumicina non ha una collocazione fissa, è piuttosto concepita come un volano di progetti creativi per promuovere inclusione, bellezza e sostenibilità. Attualmente è alla ricerca di nuove proposte in contesti diversi che integrino Fiumicina in iniziative esistenti o che sviluppino nuove idee e attivino le comunità di appartenenza.
La cucina è da sempre il luogo di incontro e condivisione per eccellenza. Seduti a tavola si trova il tempo per sé stessi e per stare con le persone con cui si desidera condividere qualcosa di speciale. Attorno al piacere del cibo si condividono idee e saperi, si aprono opportunità di scambio e vicinanza, e non di rado nascono iniziative e progetti.
Fiumicina è una cucina solare, dove la cottura del cibo avviene tramite l'irraggiamento diretto del sole. Ideata delle designer e architette Johanna Dehio, Mascha Fehse, Johanna Padge, essa prende forma nell’ambito dell’iniziativa FLUX – Azioni ed esplorazioni fluviali.
Fiumicina è un progetto iniziato nel 2022 e promosso da Lungomare, con la collaborazione dell’Istituto per lo Sviluppo Regionale di Eurac Research. Esso è stato realizzato grazie al supporto di Provincia Autonoma di Bolzano-Dipartimento Cultura, Comune di Bolzano-Ufficio Cultura, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, IFA - Institut für Auslandsbeziehungen e Fondazione Cassa di Risparmio.
Nell’estate dal 2022 le artiste allestiscono il primo prototipo di cucina solare lungo le rive del fiume Isarco insieme ai residenti dei quartieri interessati. Nel giugno 2024, attraverso un percorso di co-creazione con la comunità locale, Fiumicina viene perfezionata e installata sulle rive del fiume Talvera, dove vengono esplorate diverse tecniche di cottura. A settembre 2024, in occasione del Festival “Fiumicina - Tre giorni lungo il fiume”, la cucina solare, nella sua veste finale, invita tutte le persone a condividere l’esperienza del cucinare con il sole e, insieme ad ospiti ed esperti, a discutere di alimentazione, di spazi fluviali e di beni comuni.
Durante la sua realizzazione, il ruolo di Eurac è stato quello di curare, insieme a Lungomare e alle artiste, il coinvolgimento della cittadinanza e delle possibili realtà locali interessate. La prima fase è consistita nella mappatura degli attori e delle organizzazioni del territorio, analizzati secondo i criteri di “interesse” e “impatto/influenza” che tali soggetti potevano avere nel garantire la buona riuscita dell’iniziativa.
Attraverso la mappatura è stato individuato un primo gruppo eterogeneo di potenziali interessati e interessate: chi vive e opera nelle vicinanze del luogo ove di volta in volta avrebbe trovato collocazione Fiumicina; chi si occupa di innovazione e inclusione sociale; chi di sostenibilità ambientale - dalla trasformazione socio-ecologica alla protezione del clima; chi è coinvolto nella catena alimentare - dalla produzione alla trasformazione del cibo, etc. Particolare attenzione è stata posta nel coinvolgere organizzazioni che permettessero di raggiungere i giovani, le donne, gli anziani, e in generale le persone più fragili. Il tutto per rendere fruibile uno spazio e un’iniziativa che rispondessero ai tre principi del NEB- New European Bauhaus: bello, sostenibile, inclusivo. E tentare di attivare in futuro una comunità che si prendesse cura di Fiumicina.
A seguire, la seconda fase è stata di ascolto e dialogo con i soggetti che si sono dimostrati interessati. Essa è avvenuta sia attraverso incontri bilaterali, sia in occasione degli eventi, ai quali tutti i soggetti individuati sono stati caldamente invitati a partecipare. La discussione è stata stimolata attraverso domande guida, incontri con esperti, performance artistiche, attività laboratoriali che prevedevano di mettere le mani in pasta, oppure di far volare l’immaginazione per mezzo di oggetti simbolici utilizzati in cucina.
Come ti immagini la tua pausa pranzo del futuro? Per chi ti piace cucinare? Come fai la spesa? In base a una ricetta specifica o in base alla stagione e alla disponibilità di prodotti regionali? Che ruolo ha per te il fiume in città? Hai mai gestito un bene in collaborazione con altre persone? Cosa ha funzionato bene? Quali i vantaggi? Quali le difficoltà che hai incontrato?
Queste alcune delle domande guida finalizzate a stimolare nei partecipanti la creatività, ad aprire la porta al cambiamento e a proiettarsi verso il futuro.
Nella terza fase, attraverso la tecnica partecipativa del Pro-action cafè che combina il World Café e l’Open Space Technology, si è cercato di stimolare il confronto, di generare nuove prospettive, e di creare connessioni per trasformare le idee in possibili azioni.
Il futuro di Fiumicina dipende da chi vorrà entrare a farne parte… Vi piacerebbe partecipare e contribuire? Come vi immaginate di poter interagire? Vedete delle sinergie con le vostre attività in corso?
Gli ingredienti di Fiumicina
Attraverso questi momenti di confronto e interazione, mescolando persone, ingredienti, esperienze e idee, Fiumicina è stata esplorata da diverse prospettive:
Natura e sostenibilità: per mezzo della sua grande parabola che convoglia il calore del sole, Fiumicina ha richiamato chi desidera sperimentare un metodo alternativo di preparazione del cibo. Attraverso l’esplorazione ludica di un modo di cucinare sostenibile, che richiede di tenere conto della presenza e del movimento del sole, si è fatto un uso più umile e responsabile delle risorse, con una maggiore sintonizzazione ai ritmi delle stagioni, alle condizioni atmosferiche, e più in generale alla natura.
Clima e processi trasformativi: La forza trasformativa di elementi quali il sole e l'acqua hanno invitato a riflettere sui cambiamenti sociali ed ecologici in corso. E su quelli futuri che possono avere inizio concretamente in cucina, attraverso una nutrizione consapevole anche dal punto di vista climatico: dalla produzione e raccolta degli ingredienti di base, fino alla lavorazione e consumazione del cibo.
Spazi pubblici, accessibilità e inclusione: La collocazione di Fiumicina lungo le rive dei fiumi ha stimolato una riflessione sull’accesso ai fiumi, sul rapporto tra l’uomo e la natura e sullo spazio pubblico. Lo spazio fluviale di Bolzano è prezioso perché pubblico, quindi accessibile a tutti. È uno spazio intermedio, di dialogo tra esigenze urbane, umane e naturali, che offre opportunità di scambio, condivisione e vicinanza. È uno spazio verde aperto a tutti, che permette alle persone di entrare in contatto, e stare a contatto con la natura.
Bene comune e cura: La cucina è luogo di convivialità, ma anche un dispositivo che genera interazioni con il contesto circostante. Attraverso la condivisione e la collaborazione nella preparazione del cibo, Fiumicina è stato un invito a prendersi cura anche dello spazio dove finora è stata collocata. Fiumicina è un’occasione per riflettere sulle potenzialità e la qualità degli spazi comuni. Infatti, quando condividiamo un pasto, non solo ci prendiamo cura gli uni degli altri ma ci preoccupiamo anche di predisporre uno spazio che sia accogliente: chi recupera gli ingredienti e gli utensili, chi predispone gli arredi, chi cucina, chi si fa carico di eventuali diete speciali, chi riordina e pulisce, e chi gestisce gli scarti. Fiumicina ha portato la riflessione sull’opportunità offerta dai beni comuni, portando a conoscenza di tutti la possibilità offerta dal patto di collaborazione, uno strumento amministrativo che consente a cittadini, associazioni e istituzioni di lavorare insieme nella cura di un bene comune attraverso azioni condivise e concrete.
Il futuro di Fiumicina dipende da chi vorrà entrare a farne parte… Vi piacerebbe partecipare e contribuire? Come vi immaginate di poter interagire? Vedete delle sinergie con le vostre attività in corso?
Una open call per replicare Fiumicina
Cosa possiamo fare affinché Fiumicina continui ad essere catalizzatore per attività sociali e interazioni significative tra le persone? Fiumicina può diventare un landmark capace di stimolare il dialogo e l’interazione tra comunità e attori anche in altri territori. Può favorire prospettive inedite di riflessione e azione, può essere volano per iniziative che coinvolgano attivamente le comunità nel prendersi cura di uno spazio comune.
Lungomare lancia una Open Call alla ricerca di idee e progetti che attivino la cucina solare in altri contesti. La Open Call è una chiamata per proposte che possano realizzarsi tra maggio e agosto 2025. Invitiamo a proporre progetti che integrino Fiumicina in iniziative già esistenti o che ne sviluppino di nuove, creando attivazioni mirate e legate al contesto. Cerchiamo idee creative e partecipative, capaci di promuovere collaborazione, sostenibilità e coinvolgimento pubblico. Tu o la tua organizzazione vorreste provare a cucinare con il sole?

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