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Ricaricare le bici elettriche in quota senza un allaccio alla rete: ora è più semplice

    07 settembre 22

    Ricaricare le bici elettriche in quota senza un allaccio alla rete: ora è più semplice

    cinque malghe altoatesine installati dei “green loader” a energia solare. Fondi da un progetto europeo coordinato da Eurac Research che incentiva la mobilità elettrica nel turismo


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    Possono ricaricare quattro bici contemporaneamente e circa 50 in una giornata grazie all’energia prodotta da un modulo fotovoltaico.. I cinque green loader installati in provincia sono prodotti da Leitner Energy e sono unici sul mercato. Puntano a migliorare la raggiungibilità di malghe e rifugi isolati per chi utilizza le mountain bike elettriche - una parte sempre più ampia dei ciclisti che percorrono le strade altoatesine – e in generale a incentivare un turismo basato sulla mobilità sostenibile.

    L’aspetto innovativo dei green loader è che si presentano come un unico blocco che integra il punto di ricarica, il pannello fotovoltaico e la seduta. Vengono forniti “chiavi in mano”, non richiedono l’installazione separata dei vari componenti e occupano poco spazio. I green loader sono operativi da circa un mese in cinque malghe altoatesine. Così i ciclisti che si avventurano lungo l’Alta Via di Merano per raggiungere i 2000 metri del maso Eishof in Val di Fosse non avranno bisogno di caricare lo zaino con una batteria supplementare, ma potranno ricaricare la loro mountain bike all’arrivo. Oltre al maso Eishof, le altre malghe dotate di green loader sono la Zirmait Alm (Val Scaleres), la Öttenbacher Alm (Val Sarentino), la Fuchsalm (Valle Aurina) e la Hochraut Alm (Valle di Anterselva). Sono state scelte grazie alla collaborazione con IDM Alto Adige valutando il potenziale di sviluppo turistico delle aree in cui sono situate. “L’idea che sta dietro questa azione è che i fondi europei finanzino alcune installazioni ‘pilota’ che permettano di valutare l’impatto di queste stazioni di ricarica sull’attrattività della malga e sulla soddisfazione dei turisti. In questo modo, i gestori delle malghe, ma anche le amministrazioni locali, potranno decidere se adottare soluzioni di questo tipo sulla base dell’esperienza diretta” spiega Wolfram Sparber, coordinatore del progetto MOBSTER e direttore dell’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research.

    L’obiettivo del progetto europeo MOBSTER è incentivare la mobilità elettrica per favorire lo sviluppo di un turismo più sostenibile. Potenziando l’infrastruttura e promuovendo l’impiego di tecnologie avanzate, l’iniziativa punta ad attrarre turisti responsabili, a migliorare la soddisfazione degli ospiti e a ridurre il loro impatto sul territorio. Nelle due aree pilota – Alto Adige e Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte – i cinque partner coordinati da Eurac Research hanno stilato un inventario delle migliori pratiche nei due territori e mappato il fabbisogno di infrastrutture per lo sviluppo della mobilità elettrica. Oltre ai green loader, sono state installate 65 colonnine di ricarica per auto e bici elettriche in Alto Adige e nella regione piemontese. Sono stati inoltre finanziati la realizzazione di un pontile per la ricarica di barche elettriche sul Lago Maggiore e l’acquisto di una barca elettrica che verrà utilizzata per visite didattiche presso la riserva naturale di Fondo Toce. Il progetto è durato tre anni e si chiuderà a fine settembre con una conferenza in cui si parlerà di come prepararsi all’elettrificazione di massa dei trasporti (22 settembre al NOI Techpark).

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    Credit: LUCA MENEGHEL | All rights reserved

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