Per garantire alle fasce più giovani della popolazione una maggiore partecipazione alla vita della comunità, Salorno ha avviato un processo innovativo, l’ “Officina dei giovani”: ogni cittadino tra i 16 e i 29 anni poteva presentare una proposta per migliorare la vita del comune con l’impegno dell’amministrazione di realizzare l’idea più votata dall’intera cittadinanza. Pergine, invece, ormai da qualche anno ha preferito seguire una strada già testata e battuta da diversi comuni italiani, istituendo una Consulta dei giovani che resta in carica quattro anni e interagisce con il consiglio comunale. All’incontro online del 6 maggio parteciperanno Samantha Endrizzi, assessora alle politiche giovanili del Comune di Salorno, ed Elisa Bortolamedi, assessora con lo stesso incarico nel Comune di Pergine Valsugana. “Pergine ha deciso di riconoscere formalmente il ruolo dei giovani e di affidare loro un incarico istituzionale, mentre Salorno con l’Officina dei giovani ha optato per un percorso più innovativo e informale. La presenza delle assessore ci dà la possibilità di confrontare esperienze diverse, coglierne punti di forza e aspetti critici”, spiega Martina Trettel, giurista di Eurac Research che interverrà all’incontro per presentare le raccomandazioni politiche per rafforzare il coinvolgimento dei giovani che sono state elaborate nell’ambito del progetto transalpino GaYA (Governance and Youth in the Alps).

Le raccomandazioni politiche elaborate all’interno del progetto GaYA sono disponibili online (https://bit.ly/3gIuxkX) e verranno spedite a tutti coloro che parteciperanno all’incontro online.

Per il programma dell’incontro e per iscriversi: https://beta.eurac.edu/it/magazine/webinar-la-partecipazione-dei-giovani-nei-comuni-alpini-utopia-o-realta