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Inclusività selettiva? I partiti politici dell'Alto Adige e la rappresentanza dei candidati con background migratorio

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Sophia SchönthalerGiorgia Zogu
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Inclusività selettiva? I partiti politici dell'Alto Adige e la rappresentanza dei candidati con background migratorio
Politische Parteien können Türen in die Politik öffnen oder schließen - © TopSphere Unsplash

In un mondo sempre più definito dalla diversità sociale, il ruolo dei partiti politici come apriporta per la partecipazione politica non può essere sottovalutato. Le dinamiche dell'immigrazione complicano ulteriormente questa situazione e possono influenzare le strategie utilizzate dai partiti politici a livello locale per riflettere la diversità della società nelle liste elettorali e, conseguentemente, nelle istituzioni politiche. Questo articolo analizza il complesso panorama politico di Bolzano, dove una significativa popolazione con background migratorio si affianca ai tre gruppi linguistici autoctoni: italiano, ladino e tedesco.

Allo scrutinio dei voti delle elezioni comunali del 2020 a Bolzano, è emerso un risultato storico, sebbene poco evidenziato: quattro dei 36 consiglieri comunali eletti presentavano un background migratorio. Mai prima d'ora un numero così significativo di persone con background migratorio era stato eletto nel Consiglio Comunale di Bolzano. Questo evento assume particolare rilevanza alla luce della discrepanza sviluppatasi negli ultimi decenni tra la crescente percentuale di popolazione con background migratorio e la relativamente bassa rappresentanza politica di questo gruppo. Tale divario rende l'elezione del 2020 un fenomeno di notevole interesse accademico e sociale​.

I partiti politici come apriporta

In questo contesto, i partiti politici a livello locale si configurano come attori di particolare rilevanza. Prima di poter ricoprire una carica politica, infatti, le persone con un background migratorio devono essere incluse nelle liste elettorali. I partiti politici assumono quindi il ruolo di “apriporta” fondamentali per queste persone, poiché decidono chi inserire nelle liste politiche e chi escludere.

Un ulteriore elemento di rilievo è rappresentato dai conoscenti all'interno dei partiti, che possono fungere da facilitatori. La politica locale, infatti, non è influenzata unicamente dal ruolo di “gatekeeper” (apriporta in italiano) dei partiti e dei politici, ma anche dai legami sociali che l'individuo possiede all'interno della comunità. In politica, le persone con un background migratorio sono spesso reclutate attraverso contatti personali e persone già attive politicamente. Coloro che dispongono di una rete sociale ampia hanno maggiori probabilità di essere coinvolti in politica.

Questi metodi di reclutamento presentano sia vantaggi che svantaggi e sollevano questioni significative sulla rappresentatività e la diversità nelle istituzioni politiche. Da un lato, il reclutamento tramite contatti personali permette alle persone con un background migratorio di entrare in politica grazie al sostegno e all'incoraggiamento di attori politici già affermati. D'altro canto, tale metodo di reclutamento può dar luogo a forme di “clientelismo”, in cui alcuni gruppi vengono favoriti e altri esclusi. Ciò potrebbe determinare una sovrarappresentazione di alcune voci e prospettive in politica, mentre altre vengono emarginate.

Questa dinamica solleva la questione dell'inclusività dei partiti nei confronti delle persone con un background migratorio e della misura in cui i partiti stessi adottano strategie efficaci per reclutare persone diversificate.

Strategie di reclutamento dei partiti

L'inserimento nelle liste dei partiti è strettamente legato alle strategie di reclutamento adottate dai partiti stessi. Queste strategie sono influenzate da vari fattori, tra cui gli obiettivi elettorali, la mobilitazione dell'elettorato generale e quella di specifiche comunità dietro un candidato. Quando un gruppo è politicamente mobilitato, ciò può avere un impatto positivo sulla partecipazione politica dei nuovi membri, incentivandoli anche a votare. In linea di principio, si potrebbe ipotizzare che i partiti di sinistra in Alto Adige siano più aperti alla presenza di persone con un background migratorio nelle loro liste politiche, adottando strategie di reclutamento più inclusive rispetto ai partiti di destra, generalmente più critici nei confronti della migrazione. Inoltre, in una città come Bolzano, dove le persone con un background migratorio possono rappresentare una quota significativa di voti, ci si aspetterebbe che questa realtà influenzi le decisioni su quali candidati includere nelle liste.

Contrariamente a queste aspettative, i risultati mostrano che la crescente diversità dovuta all'immigrazione non ha influenzato in modo significativo le strategie di reclutamento dei partiti politici nel capoluogo di Provincia. Nonostante l'aumento del numero di persone con background migratorio nelle liste elettorali, sia i partiti di sinistra (come il Team K) sia quelli di destra (come la Lega) non sembrano avere un obiettivo chiaro nei confronti dei candidati con background migratorio. Sebbene i partiti di sinistra, come i Verdi, considerino la diversità un tema importante e riconoscano la necessità di riflettere la diversità in tutte le sue forme, non perseguono una strategia concreta in tal senso. Né i partiti di sinistra né quelli di destra cercano sistematicamente di reclutare in modo attivo persone con un background migratorio, prestando poca attenzione a questo gruppo come potenziale elettorato.

Inoltre, non si osservano differenze significative tra i partiti di lingua tedesca e quelli di lingua italiana in termini di strategie di reclutamento di persone con background migratorio. Uno dei motivi è la concezione della diversità adottata dai partiti intervistati: la maggior parte dei partiti intende per “diversità” la rappresentanza delle donne e dei gruppi linguistici autoctoni, mentre attribuisce meno importanza alla rappresentanza delle persone con un background migratorio.

Tuttavia, se si considerano i risultati delle elezioni comunali, emerge un quadro interessante: 28 candidati con background migratorio erano presenti nelle liste dei partiti alle elezioni locali di Bolzano del 2020. Il numero di candidati extracomunitari (23) ha superato quello dei Paesi dell'UE (6), con il Perù che ha fornito il maggior numero di rappresentanti. Su 23, quattro candidati uomini con background migratorio hanno ottenuto dei seggi. Nonostante il tema dell’immigrazione sia stato posto come un tema centrale, i risultati elettorali evidenziano gli sforzi infruttuosi dei partiti di sinistra per mobilitare efficacemente le persone con un background migratorio.

Inclusione selettiva

Le strategie di reclutamento dei partiti politici per i candidati con un background migratorio mostrano approcci differenziati lungo l'intero spettro politico. I partiti di destra, come la Lega e Fratelli d'Italia (FdI), adottano un atteggiamento di "inclusione selettiva" e pongono l'accento sulla cittadinanza, il rispetto delle regole e l'integrazione, piuttosto che sull'origine etnica. Questi partiti non cercano attivamente candidati con un background migratorio:

„Non cerchiamo la specificità dell'origine. Le persone che ho citato sono quelle che si sono rivolte a noi... per questioni specifiche che li riguardavano [ad esempio l'alloggio]. Ci siamo impegnati con loro e da quel momento si è creato un legame e sono diventati parte integrante del partito“

Rappresentante FdI

Al contrario, i partiti di sinistra, come il PD e i Verdi, quando reclutano attivamente candidati con un background migratorio, lo fanno con l'obiettivo di aumentare la rappresentanza e diversificare le loro reti. Questi partiti danno priorità a candidati di diversa provenienza per arricchire la diversità nelle liste elettorali, sebbene incontrino sfide come la mancanza di tempo, che ostacola il coinvolgimento di queste persone in politica.

Le liste civiche assumono una posizione inclusiva e accolgono i candidati indipendentemente dal loro status di immigrati, basandosi sul loro focus tematico. Non reclutano attivamente persone di origine immigrata, ma sono aperte alla loro inclusione, specialmente quando si tratta di questioni specifiche come, ad esempio, il tema dell'alloggio.

"In breve, uno dei nostri membri, un nuovo cittadino, ci ha contattato per candidarsi. Non siamo andati a cercarlo."

Rappresentante "Io sto con Bolzano"

Nel complesso, manca un approccio centralizzato e trasversale al reclutamento di candidati con un background migratorio, e non esiste personale dedicato a questo tipo di reclutamento. Anche la mancanza di forti reti interne per i candidati con un background migratorio suggerisce che siano necessari approcci più strutturati per facilitare la loro partecipazione politica.

Quanto sono inclusivi i partiti politici?

In molti aspetti, il panorama politico riflette le divisioni linguistiche esistenti e le persone con background migratorio sono spesso emarginate in questo contesto. Tuttavia, i segnali osservati di inclusione selettiva indicano possibili cambiamenti nelle dinamiche future della partecipazione politica a Bolzano.

Diventa sempre più importante riflettere la diversità della città a livello politico, tenendo conto delle diverse prospettive nei processi decisionali. La partecipazione politica delle persone con un background migratorio dovrebbe essere incoraggiata attivamente per garantire che le loro voci siano ascoltate e incluse nell'organizzazione politica della città. Ciò potrebbe essere ottenuto attraverso programmi mirati di educazione civica e integrazione, oltre alla creazione di spazi di dialogo e collaborazione tra i diversi gruppi. Questo avvicinerebbe all'obiettivo di una società più inclusiva e rappresentativa.

Le interviste per lo studio sono state condotte nel 2022. Per un approfondimento: Zogu & Schönthaler (2024), Selective Inclusion? Insights Into the Political Parties' Recruitment of Immigrant Background Candidates in Bolzano

Sophia Schönthaler

Sophia Schönthaler

Sophia Schönthaler is a researcher at the Centre for Migration and Diversity of Eurac Research, administrator of the Eurac Research Ethic Review Board and PhD student at the University of Graz. Her research interests lie at the intersection of gender and ethnicity, with a particular focus on the political participation of Romani women.

Giorgia Zogu

Giorgia Zogu

Giorgia Zogu è una dottoranda presso l'Istituto per i diritti delle minoranze di Eurac Research e il Center for Migration and Diversity con un master e una laurea in scienze politiche dell'Università di Vienna. È interessata all'intersezione tra etnia e partecipazione politica, così come agli effetti di vicinato e geografici. Ama i film sui dinosauri e le battute sulla linguistica.

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Citation

https://doi.org/10.57708/bf1dbbw7oqesuaztsfpk0wa
Schönthaler, S., & Zogu, G. Selektiv-inklusiv? Die Repräsentation von Kandidierenden mit Migrationshintergrund in politischen Parteien in Südtirol. https://doi.org/10.57708/BF1DBBW7OQESUAZTSFPK0WA

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