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A lezione di pronto intervento in montagna
12 medici e infermieri di diverse regioni italiane, della Svizzera e dalla Repubblica Ceca hanno sperimentato interventi di soccorso di pazienti ipotermici in condizioni di forte vento e temperature sotto lo zero. Queste prove, che si sono svolte all’interno del terraXcube, costituivano la parte pratica del Master internazionale in medicina di emergenza in montagna organizzato dall’Università dell’Insubria, dall’Università di Milano-Bicocca e da Eurac Research.
Il master è un percorso formativo unico pensato per preparare il personale medico e infermieristico ad affrontare situazioni di pericolo ed emergenza sanitaria in ambienti montani o nel corso di eventi catastrofici, in ogni parte del mondo.
“In questi giorni studenti e studentesse hanno raffinato le loro competenze e abilità in condizioni avverse, con temperature che arrivavano fino a -5 gradi. Formare professionisti in grado di intervenire in modo sempre più efficiente e di applicare i protocolli internazionali che ci collegano sia agli ospedali presenti in provincia, sia a quelli vicini – come Innsbruck o Treviso – ci permette di creare una rete ben coesa sul territorio e di offrire un servizio di eccellenza alla popolazione” afferma Giacomo Strapazzon, direttore dell’Istituto di emergenza in montagna di Eurac Research.
Oltre alle esercitazioni all’interno del terraXcube, il master prevede collaborazioni e training presso alcune delle più importanti organizzazioni del soccorso, sulle Alpi svizzere e francesi, in New Mexico e Arizona, in Alaska al campo base del monte Denali.
Il master è riconosciuto dalle maggiori società internazionali di medicina di montagna (UIAA Medcom, CISA - IKAR e ISMM - International Society Mountain Medicine).