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Energia solare e funivie high-tech

Insieme all’azienda specializzata Leitner i ricercatori valutano come integrare al meglio il fotovoltaico negli impianti di risalita

Oggi funivie e seggiovie sono sempre più ad alta tecnologia: hanno sedili riscaldati, usano monitor, touchscreen e computer per offrire informazioni in tempo reale ed infotainment, sono dotate di sistemi elettronici sempre in funzione e meccanismi per lo sbrinamento e lo scongelamento della neve. Tutto questo richiede energia. Alimentare questi sistemi con fonti di energia solare è uno degli obiettivi a cui stanno lavorando da qualche anno le aziende costruttrici. Dotare di sorgenti di energia fotovoltaica gli impianti di risalita nelle nostre montagne non è cosa semplice, bisogna infatti considerare condizioni meteorologiche avverse, pesanti carichi di neve e pochi, scomodi spazi per integrare il fotovoltaico.

“Se un impianto fotovoltaico non riesce certamente a fornire l’energia per muovere tutto l’impianto di risalita, sicuramente la fonte solare può supplire a parte del fabbisogno energetico della stazione e delle cabine offrendo un prezioso backup a tutta l’elettronica degli impianti in caso di interruzioni della fonte principale di energia,” spiega Laura Maturi, ingegnere dell’Istituto per le energie rinnovabili. La ricercatrice da oltre un anno sta collaborando con Leitner, azienda altoatesina specializzata in tecnologie funiviarie a livello mondiale; insieme cercano soluzioni per integrare al meglio il fotovoltaico nelle nuove cabine del gruppo, disegnate da Pininfarina, e nelle nuove stazioni delle seggiovie.

La stazione di un impianto di risalita a Zermatt, in Svizzera, con fotovoltaico integratoCredit: Leitner | All rights reserved

“Inizialmente abbiamo catalogato tutte le tecnologie nel mercato che hanno le giuste caratteristiche per essere integrate in questi contesti molto particolari,” racconta Laura Maturi. I moduli usati devono infatti essere flessibili così da integrarsi al meglio sulle molte superfici curve, devono essere leggeri per non aggiungere ulteriore peso alle strutture e non devono avere problemi di copertura di neve.

In un caso studio per le stazioni a valle e a monte di una seggiovia Leitner in Austria, i ricercatori hanno proposto due progetti di integrazione alternativi, entrambi con moduli fotovoltaici ad alta tecnologia forniti da aziende italiane. Secondo le simulazioni effettuate dagli esperti il rendimento annuale degli impianti fotovoltaici sarebbe di oltre 20mila KWh annui in ciascuna stazione.

“Perché Leitner possa realizzare autonomamente queste simulazioni, abbiamo messo a punto un software ad hoc – tecnicamente lo chiamiamo un modello di simulazione,” spiega Laura Maturi, “i progettisti dell’azienda possono così impostare le geometrie delle cabine e delle stazioni e integrare moduli fotovoltaici di diverso tipo su alcune superfici, relativamente con pochi click.” Tramite l’importazione di un file meteo da un database internazionale open access è possibile simulare il rendimento giornaliero, mensile e annuale dell’impianto fotovoltaico integrato in tutte le situazioni climatiche del mondo.

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