- 35 giorni di gelo

in un anno dal 1980 al di sotto dei 500 m

Giorni di gelo

ClimaClima

I giorni di gelo riportano il numero dei giorni in un anno in cui la temperatura minima scende al di sotto di 0 °C. L’indicatore riporta il numero di giorni di gelo per ogni anno in Alto Adige (media spaziale) per tre diverse fasce di quota. Sapere quanti giorni di gelo ci sono in un anno e come variano nel corso del tempo è importante per valutarne gli effetti, in particolare, sull’agricoltura, la stabilità dei suoli e gli ecosistemi montani.

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Monitoraggio dei cambiamenti climaticiby

Osservazioni

Le tre fasce di quota analizzate mostrano tutte una chiara tendenza: i giorni di gelo sono diminuiti dal 1980. I trend calcolati sono statisticamente significativi per tutte le fasce e la riduzione in termini assoluti risulta maggiore per le quote al di sopra dei 1000 m con una decrescita di circa 9 giorni al decennio.  In questa fascia il numero annuale dei giorni di gelo si è ridotto di circa 40 giorni dal 1980 al 2023. Tra i 500 e i 1000 m, la riduzione calcolata sui 44 anni considerati risulta di circa 7 giorni al decennio. Al di sotto dei 500 metri di altitudine, il numero di giorni di gelo è diminuito di 35 giorni.

Metodologia 

I grafici sono ottenuti a partire dalle osservazioni meteorologiche giornaliere di oltre 80 siti di misura fornite dall’ufficio meteorologia e prevenzione valanghe della Provincia autonoma di Bolzano ed integrate con i dati osservativi disponibili per alcuni siti in Svizzera e Austria in prossimità del confine provinciale. Le serie raccolte sono state interpolate mediante una procedura geostatistica su una griglia regolare di 1 km di risoluzione estesa sull’intero territorio provinciale. 

Prima dell’interpolazione, tutte le serie osservative sono state controllate per rimuovere eventuali errori di misura e per verificarne l’omogeneità temporale. Inoltre, i valori giornalieri mancanti sono stati ricostruiti mediante una procedura statistica al fine di massimizzare la continuità temporale delle serie.  

L’interpolazione consente di estrarre un valore medio regionale più rappresentativo e robusto rispetto a quello basato sulle singole stazioni di misura. I trend sono calcolati mediante il metodo di Theil-Sen e la significatività mediante il test di Mann Kendall. Il trend è considerato significativo se il p-value risultante è inferiore a 0.05.

Settori colpiti

  • Neve e ghiacciai

  • Acqua

  • Flora e fauna

  • Suolo

  • Rischi naturali

  • Servizi ecosistemici

  • Agricoltura

  • Silvicoltura

  • Turismo

  • Infrastrutture di trasporto

Indicatori correlati

+ 2.1 °C

dal 1980 in media in Alto Adige

Temperatura media annuale

6 % in meno

copertura nevosa al di sotto dei 1000 metri in Alto Adige dal 2002 

Copertura nevosa e sue variazioni

- 816 m

arretramento medio dei ghiacciai studiati a partire dal 1990

Variazione di lunghezza dei ghiacciai

13 giorni prima

rispetto al 1975 (media lineare)

Fioritura del melo

Scenari futuri

Considerando le proiezioni climatiche disponibili, i giorni di gelo annuali continueranno a diminuire nei prossimi decenni in stretta connessione con l’ulteriore aumento delle temperature previsto. La decrescita più marcata dei giorni di gelo è mostrata dallo scenario climatico più pessimistico RCP 8.5. Secondo questo scenario, nella fascia di quota 1000-2000 m i giorni di gelo potrebbero passare mediamente da circa 190 giorni, come media sul periodo 1981-2010, a 100 giorni entro il 2100. Secondo lo stesso scenario, al di sotto dei 500 m, si prevedono mediamente 10 giorni di gelo all’anno entro il 2100 con una riduzione di circa 80 giorni rispetto alle condizioni di rifermento (1981-2010). Secondo lo scenario RCP 4.5, la decrescita è più modesta per tutte le fasce di quota e rallenta a partire dalla seconda metà del secolo.

 

Monitoraggio dei cambiamenti climaticiby

 

La distribuzione spaziale dei giorni di gelo annuali mediati su intervalli di 30 anni nel periodo di riferimento 1981-2010, a metà del secolo (2041-2070) e a fine secolo (2071-2100), mostra una riduzione più marcata dell’indicatore nelle aree a bassa quota della valle dell’Adige e in Val Venosta, con meno di 25 giorni di gelo all’anno entro la fine del secolo secondo lo scenario RCP 8.5. Anche le aree con condizioni di gelo per la maggior parte dell’anno si contraggono progressivamente rispetto al periodo storico di riferimento e alla fine del secolo, secondo lo scenario RCP 8.5, persistono solo alle quote superiori a 3000 m.

Mappe dei giorni di gelo annuali per l’Alto Adige riportati come medie trentennali sul periodo storico 1981-2010, nel 2041-2070 e nel 2071-2100 secondo gli scenari di emissione RCP 4.5 e RCP 8.5. In tutti i casi le mappe riportano la mediana delle simulazioni modellistiche. Fonte: EURO-CORDEX; Elaborazione e rappresentazione: Eurac Research

Metodologia  

Gli scenari climatici dei giorni di gelo per l’Alto Adige sono stati costruiti a partire dalle simulazioni climatiche EURO-CORDEX sull’Europa per due diversi scenari di emissione, i cosiddetti Representative Concentration Pathways, RCP 4.5 e RCP 8.5.

 RCP 4.5 corrisponde a uno scenario intermedio in cui l’emissione di gas a effetto serra è arginata, ma le loro concentrazioni nell’atmosfera aumentano ulteriormente nei prossimi 50 anni e l’obiettivo dei “+2 °C” non è raggiunto. RCP 8.5 rappresenta lo scenario più pessimistico in cui le emissioni di gas a effetto serra aumentano in modo continuo senza alcuna misura di contrasto al cambiamento climatico.

 Le proiezioni di temperatura minima giornaliera dal 1971 al 2100 fornite da 15 diversi modelli climatici (ensemble) per i due scenari sono state ulteriormente elaborate mediante un processo di downscaling, che consente di trasportare i valori simulati dalla risoluzione spaziale originale (in questo caso circa 12 km) ad una risoluzione più fine (in questo caso 1 km). Questo passaggio permette di ridurre gli errori sistematici presenti nelle simulazioni modellistiche e dovuti alla limitata risoluzione spaziale dei modelli disponibili che non fornisce un’adeguata rappresentazione delle caratteristiche locali, soprattutto in aree montane dall’orografia complessa. La procedura di downscaling applicata è basata sul metodo del Delta Quantile Mapping (QDM, Cannon et al., 2015), in cui i valori simulati vengono confrontati con le osservazioni su un periodo di riferimento in comune e corretti in modo tale che le distribuzioni di probabilità siano in accordo. Inoltre, nel metodo QDM le correzioni vengono applicate in modo tale da non modificare il segnale climatico a lungo termine presente originariamente nelle simulazioni.

In questo caso il periodo di riferimento usato è il 1981-2010 e la correzione è stata svolta usando il dataset osservativo grigliato a 1 km.

 A partire dalle simulazioni corrette, i giorni di gelo annuali sono stati calcolati dal 1971 al 2100 per ogni modello dell’ensemble e per entrambi gli scenari. I valori dell’indicatore sull’ensemble sono stati quindi aggregati calcolando la mediana delle 15 simulazioni modellistiche per ogni annoe l’intervallo inter-quantile, ossia l’intervallo di valori compreso tra il 25 esimo ed il 75 esimo percentile, che è stato utilizzato per fornire una stima della variabilità delle simulazioni modellistiche.  

Contatto

Eurac Research: Alice Crespi, Centro per il cambiamento climatico e la trasformazione

Dati forniti da: Ufficio meteorologia e prevenzione valanghe, Provincia autonoma di Bolzano