La mummia di fanciullo con tre tuniche

Lo studio interdisciplinare

La mummia con tre tuniche apparteneva a un bambino vissuto nell’Egitto Medievale (XIII sec. d.C.).

Sotto la direzione scientifica del Museo Archeologico di Bologna e dell’Istituto per lo studio delle mummie di Eurac Research è stato definito un considerevole programma di indagini diagnostiche per ricostruire il profilo biologico (sesso, età alla morte e statura) e paleopatologico della mummia, le eventuali tecniche di imbalsamazione e per condurre un complesso trattamento conservativo dei tessuti.

Questo lavoro interdisciplinare è stato condotto in collaborazione con prestigiosi istituti di ricerca e con professionisti di settore che hanno messo a confronto le proprie competenze in modo proficuo.

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Mummia di fanciullo con tre tuniche pronta per la TACCredit: Mediterraneo Antico | Marcello Garbagnati | All rights reserved
La mummia pronta per la TACCredit: Mediterraneo Antico | Marcello Garbagnati | All rights reserved
Immagini della tomografia assiale computerizzata TACCredit: Mediterraneo Antico | Marcello Garbagnati | All rights reserved

Le analisi delle TAC

La mummia, priva di testa e piedi, appartiene a un bambino di due-tre anni, alto circa 84 cm. Non è stato possibile risalire alla causa di morte, ma dall’analisi paleopatologica è emerso uno stato di stress, in particolare negli arti inferiori, dovuto forse a un’alimentazione inadeguata o a un’infiammazione.

Nell'immagine la misurazione delle ossa lunghe della mummia per la stima dell'età alla morte.

Credit: Eurac Research - Alice Paladin

Dallo studio delle TAC è emerso che il corpo del fanciullo non è stato eviscerato degli organi interni. Infatti, il cuore, la trachea, i bronchi e il diaframma si sono mummificati naturalmente. L’esame della pelle, dalla colorazione bruno-rossastra, suggerisce che il corpo sia stato trattato con qualche sostanza per prepararlo alla sepoltura.

Lo studio delle TAC ha permesso di identificare alcuni resti di organi interni in gran parte degradati.

Credit: Eurac Research - Alice Paladin

La datazione

L’analisi al radiocarbonio (14C), eseguita su un campione di osso e di tunica, ha permesso di datare la mummia al XIII secolo d.C. (Medioevo).

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Campione di tessuto per la datazioneCredit: Eurac Research | Marco Samadelli
Catalogazione del campione per la datazioneCredit: Mediterraneo Antico | Paolo Bondielli | All rights reserved
Campione di osso per la datazioneCredit: Eurac Research | Christina Wurst

L’indagine genetica

Il campione di osso già prelevato per la datazione al radiocarbonio da un punto esposto delle tibie fratturate è stato sottoposto anche a test genetici.

Nel laboratorio per il DNA antico di Eurac Research, il campione è stato preparato al sequenziamento del DNA seguendo rigide precauzioni per non aggiungere contaminazioni esterne a quelle già subite dal corpo nel corso dei secoli.

I dati di sequenza del DNA ottenuti sono stati analizzati con specifici programmi di bioinformatica per verificarne la qualità e quindi la possibilità di effettuare analisi genomiche approfondite. Sfortunatamente il campione non ha fornito i risultati sperati, poiché il DNA è in cattivo stato di conservazione.

Laboratorio per il DNA antico di Eurac Research

Credit: Eurac Research - Ivo Corrà