L’ambiente è oggetto di regolazione da parte di diversi livelli di governo e attori. Per questo motivo mette alla prova la tradizionale divisione verticale del potere tra enti territoriali e richiede un elevato sforzo cooperativo tra gli stessi. Il lavoro dell’Istituto in quest’ambito parte dal presupposto che i problemi ambientali possono avere una dimensione locale, nazionale, transnazionale e internazionale. In questo contesto, l’oggetto principale di ricerca riguarda la questione se e in che modo la gestione e la conservazione delle risorse naturali e la protezione dell’ambiente sono garantite ai diversi livelli e, in prospettiva comparata, in diversi ordinamenti.

Le principali aree di ricerca sono il cambiamento climatico e transizione energetica; la gestione e tutela delle risorse idriche; la partecipazione pubblica alle procedure decisionali ambientali; la protezione della biodiversità e della connettività ecologica; l’armonizzazione delle politiche Low carbon; l’impatto della legislazione ambientale dell’UE sulla legislazione nazionale e sub-nazionale italiana; l’allocazione delle competenze ambientali in capo a Stato/Regioni/Province autonome/Comunità autonome in Italia e Spagna; il ruolo delle Corti costituzionali sul concreto esercizio delle competenze ambientali nei sistemi composti; la cooperazione intergovernativa in campo ambientale.

Oltre alle attività di ricerca di base, l’istituto collabora e porta avanti progetti e consulenze finanziate da fondi terzi (UE e Provincia autonoma di Bolzano).

Inoltre, dal momento che la protezione dell’ambiente è un ambito interdisciplinare, molte attività sono state svolte in collaborazione con altri istituti di Eurac Research (Istituto per le energie rinnovabili e Istituto per lo sviluppo regionale). Attività più recenti si intersecano poi con le altre aree di ricerca dell’Istituto (autonomia in Italia e in Alto Adige/Südtirol e Innovazione istituzionale e democrazia partecipativa).