Criosfera di montagna

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Il gruppo di ricerca sulla criosfera montana sviluppa metodi per il monitoraggio della criosfera montana, combinando dati provenienti da satelliti ottici e radar con osservazioni in situ. I nostri metodi innovativi includono tecniche di apprendimento automatico all’avanguardia, fornendo una visione più approfondita dei processi legati alla criosfera.

Dinamica della neve

La linea di ricerca sulla dinamica della neve studia e sviluppa metodi innovativi per monitorare i l’evoluzione della copertura nevosa nelle regioni montane. Ciò comporta l'utilizzo di immagini ottiche e radar multitemporali e di dati in situ. Questa sinergia ci permette di sviluppare modelli che catturano efficacemente la distribuzione spaziale e l’evoluzione della dinamica della neve su terreni complessi.

Dinamica dei ghiacciai e del permafrost

La linea di ricerca sulla dinamica dei ghiacciai e del permafrost si concentra sul miglioramento dei metodi per il monitoraggio dei ghiacciai e del permafrost nelle regioni montane. Questo richiede la definizione di approcci specifici che utilizzino sia le immagini ottiche sia l’interferometria SAR (Synthetic Aperture Radar).

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Pubblicazioni Scientifiche

Le pubblicazioni scientifiche di questo gruppo di ricerca sono le seguenti:

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23 e 24 ottobre: kick-off del progetto Horizon Europe SNOWCOPCredit: Eurac Research | Andrea De Giovanni

Le misurazioni a terra sono state fatte da otto gruppi, in corrispondenza della rotta dell’aereo che montava la tecnologia da testare. Le misurazioni sono state fatte a intervalli di pochi metri. La temperatura in quota era attorno ai -15 °C con, a tratti, fortissime raffiche di vento.Credit: Eurac Research | Maurizio Gretter

Credit: Eurac Research | Maurizio Gretter

Il nostro ricercatore sta utilizzando un tubo pesaneve per misurare la densità della neve e l’equivalente idrico nivale in Val Senales (BZ). Da questo tipo di misure è possibile ottenere la quantità d’acqua immagazzinata sotto forma di neve, e stimare la quantità di acqua che poi defluirà a valle durante il periodo di fusione della neve.Credit: Eurac Research | Peter James Zellner/Riccardo Barella

I cristalli di neve hanno diverse forme a seconda del grado e del tipo di trasformazione che hanno subìto dal momento che sono caduti a terra.Credit: Eurac Research | Maurizio Gretter

A sinistra una superficie senza neve. Il segnale satellitare (linea rossa) tocca il suolo e ritorna alla base seguendo un percorso lineare. A destra: la neve devia ed interagisce con il segnale (linea blu) che, per tornare al satellite, compie un percorso più complesso rispetto a quello che avrebbe fatto se non avesse incontrato la neve (linea rossa tratteggiata).Video: Eurac Research | Fabio Dalvit

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