
Gender matters!
Il genere è molto più di una semplice identità personale. Esso determina le opportunità che abbiamo nella vita e le disuguaglianze che viviamo. Nelle società patriarcali e conservatrici, queste differenze sono particolarmente evidenti. si riflettono, quindi, in una moltitudine di dati raccolti, come nel caso del divario retributivo di genere: in Alto Adige, le donne guadagnano in media il 17 percento in meno degli uomini a parità di mansione e qualifica. Lo stesso si osserva nelle statistiche sulla violenza contro le donne. Nel 2022, oltre 600 donne in Alto Adige si sono rivolte ai centri di aiuto per la violenza, e in Italia ogni 72 ore una donna è vittima di femminicidio.La disuguaglianza si manifesta anche quando si parla di lavoro di cura. In Italia, il 74 percento del lavoro di assistenza e cura non retribuito è svolto dalle donne. Anche la rappresentanza politica è insufficiente: solo il 26 percento dei consiglieri comunali in Alto Adige sono donne.
Quando si parla di salute, poi, queste disuguaglianze possono diventare pericolose: le donne ricevono il 60 percento in più di diagnosi errate rispetto agli uomini. Le persone LGBTQIA+ sono fortemente sottorappresentate nei media, e anche nel mondo accademico le donne partono svantaggiate: nonostante un'ottima formazione: solo il 33 percento dei ricercatori nell'UE sono donne.
Nonostante ogni anno a giugno molte aziende e organizzazioni celebrino il Pride Month, si tratta spesso solo di una strategia di marketing calcolata. Il cosiddetto pinkwashing dà l'illusione di un reale supporto alla comunità, quando, in realtà, l'unico obiettivo è il profitto. Un concreto sostegno, invece, sono nuove misure attuabili come l'introduzione in Spagna del congedo mestruale retribuito, un passo importante per il riconoscimento delle esigenze sanitarie di genere. Su questa linea, ancora, il modello svedese di congedo parentale con obbligo di condivisione tra madri e padri, oppure, diversamente la legge francese che obbliga le grandi aziende a dichiarare le differenze salariali tra uomini e donne. Esistono, dunque, progressi significativi che tracciano il cammino verso una società più giusta e inclusiva. Anche questi saranno temi centrali del nostro blog.
Nonostante i progressi, i diritti delle donne, delle persone LGBTQIA+ e di altre minoranze non possono essere dati per scontati nelle società patriarcali. Di recente, l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che definisce il genere come una classificazione biologica immutabile, riconoscendo solo le categorie "maschile" e "femminile". Anche il diritto all'autodeterminazione sul proprio corpo viene, sempre più spesso, messo in discussione, sfidato o persino limitato nelle società occidentali, alimentando ulteriormente la discriminazione.
Se queste disuguaglianze e questi sviluppi non vengono denunciati e affrontati, la società non potrà migliorare. Questo blog vuole contribuire a far luce e a discutere delle differenze strutturali derivanti dalla distribuzione diseguale di potere, risorse e lavoro di cura, nonché degli stereotipi profondamente radicati. Ma vogliamo anche evidenziare i progressi, gli esempi positivi e le prospettive ispiratrici che possono portare a un futuro più giusto. Solo così possiamo compiere piccoli ma decisivi passi verso una società più equa dal punto di vista di genere.



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