Eurac Research e lvh.apa Confartigianato Imprese stanno rafforzando la loro collaborazione nel campo dello sviluppo e della trasformazione sostenibile. La cooperazione apre quindi la strada a progetti comuni.

L'artigianato gioca un ruolo fondamentale quando si tratta di rendere l'Alto Adige più sostenibile. Quali forme di energia utilizziamo, quanto sono sostenibili i nostri metodi di costruzione o il modo in cui viviamo e facciamo affari: sono tutte domande a cui l'artigianato può e deve dare risposte. "Con l'Eurac Research come partner scientifico vogliamo elaborare insieme opportunità e sfide per un artigianato sostenibile, tenendo conto anche dell'obiettivo della neutralità climatica entro il 2040", spiega il vicepresidente di lvh.apa Hannes Mussak. "Eurac Research è saldamente ancorata alla comunità scientifica internazionale. La ricerca è altrettanto importante per il territorio. L'accordo appena concluso rafforza il ponte tra ricerca e applicazione", sottolinea Roland Psenner, Presidente di Eurac Research.

In questo contesto, è previsto lo sviluppo di progetti e innovazioni comuni. "Per lanciare strategie sostenibili per l'Alto Adige, è necessario uno scambio di conoscenze ed esperienze, di ricerca e di pratica", sottolinea Harald Pechlaner, direttore del Center for Advanced Studies di Eurac Research. Ciò richiede una cooperazione interdisciplinare e l'uso di metodi partecipativi.

I due partner possono anche basarsi sui risultati dei progetti di ricerca già realizzati insieme. Uno di questi è il progetto INTERREG FuturCRAFT, ad esempio, il cui obiettivo era quello di rappresentare in modo tangibile il futuro sviluppo delle professioni artigianali in un mondo del lavoro digitalizzato. Un primo nuovo progetto nell'ambito dell'accordo prevede la realizzazione di uno studio che includa uno scenario obiettivo per un artigianato qualificato e sostenibile in futuro. "I risultati di questo progetto ci aiuteranno come associazione a plasmare attivamente il futuro insieme ai nostri soci e a dare un contributo allo sviluppo sostenibile dell'Alto Adige", sottolinea Hannes Mussak.