Per millenni religione e spiritualità hanno offerto sostegno e rifugio in tempi incerti. Ma come è possibile accedere alle funzioni religiose nel mezzo della pandemia e mantenendo il distanziamento sociale? I nuovi media e internet offrono momenti di spiritualità digitale. Come possono le religioni tradizionali da un lato, sfruttare a pieno il potenziale offerto dalle nuove tecnologie e, dall'altro, far fronte al ruolo sempre più predominante della digitalizzazione? È questo il tema della conferenza internazionale organizzata da Eurac Research in collaborazione con la Diocesi Bolzano-Bressanone che si terrà su Zoom il 23 marzo 2021 alle ore 14.

In poche settimane, la pandemia ha costretto le istituzioni ecclesiastiche di tutto il mondo a ripensarsi in modo creativo. La chiusura dei luoghi di culto e le limitazioni agli spostamenti hanno reso necessario trovare nuovi modi per continuare a sostenere i fedeli e accompagnarli attraverso la crisi. In questo, internet e i social media hanno giocato un ruolo cruciale.

Qual è l'impatto che ci si può aspettare da questa improvvisa ondata di digitalizzazione sulle pratiche religiose e sulle strutture di potere ecclesiastiche nelle diverse confessioni? Quale ruolo riveste la chiesa (digitale) in una società segnata dalla paura e dall'insicurezza? Come possono le religioni tradizionali sfruttare le possibilità offerte della tecnologia restando fedeli alla propria missione? Superata la crisi, saranno nuove forme di chiesa a plasmare il futuro della nostra società? Esperti di religione e di scienza ne discuteranno su invito del Center for Advanced Studies di Eurac Research in collaborazione con la Diocesi di Bolzano-Bressanone.

Il convegno "Il Dio virtuale - La Chiesa ai tempi della Covid-19" è il terzo appuntamento dedicato al tema digitalizzazione e spiritualità e sarà in parte focalizzato sull'Alto Adige. Le ricercatrici e i ricercatori del Center for Advanced Studies presenteranno i risultati dei questionari e delle interviste che hanno condotto assieme ai parroci e ai presidenti dei consigli parrocchiali di tutta la provincia durante la prima e la seconda fase della pandemia per fare un bilancio delle esperienze fatte e gettare uno sguardo sul futuro della Chiesa in un mondo digitalizzato.