Center for Advanced Studies - News & Events - L'impatto della pandemia da Covid-19 sulle famiglie in Alto Adige
L'impatto della pandemia da Covid-19 sulle famiglie in Alto Adige
Sondaggio rappresentativo di Eurac Research per conto dell’Agenzia per la Famiglia con più di 2.200 partecipanti sulla cura dei bambini, la didattica a distanza, la qualità della vita, il caregiving e altro
- Deutsch
- English
- Italiano
L'obiettivo dell'indagine condotta da Eurac Research per conto dell'Agenzia per la Famiglia della Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige è stato quello di comprendere l’impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto sulla popolazione altoatesina e in particolare sulle famiglie. Nel corso dello studio rappresentativo sono state intervistate 2.238 persone di diversi nuclei familiari nei mesi di luglio e agosto 2021. Le tematiche approcciate si riferiscono in particolare alle sfide relative alla cura dei bambini, alla didattica a distanza e all'assistenza ai parenti, al reddito e alla situazione lavorativa, al lavoro domestico, alla salute, alla qualità della vita e all'atmosfera in famiglia.
"I dati ottenuti confermano ciò che si sospettava in precedenza, cioè che le conseguenze negative della pandemia sono state particolarmente sentite da donne, famiglie numerose e famiglie con bambini. In molte famiglie si è osservato un ritorno a una distribuzione dei ruoli di genere tradizionalmente conservatrice", spiegano Linda Ghirardello e Ingrid Kofler, ricercatrici del Center for Advanced Studies di Eurac Research.
La chiusura delle strutture scolastiche e prescolastiche ha messo in difficoltà oltre il 90 per cento dei rispondenti. La chiusura delle attività extra-scolastiche (51 per cento), la grande incertezza dovuta a informazioni insufficienti (45 per cento) e la mancanza di sostegno da parte dei nonni e di altri parenti (44 per cento) hanno inoltre creato situazioni difficili in molte famiglie altoatesine. In particolare, i rispondenti con figli in età da scuola primaria e secondaria di primo grado e le famiglie con molti figli hanno dichiarato di aver vissuto delle situazioni difficili. Circa due terzi dei partecipanti hanno valutato l'esperienza della didattica a distanza in modo piuttosto negativo oppure molto negativo, sia per i bambini, gli adolescenti e i giovani adulti conviventi, sia per loro stessi. Altri aspetti problematici menzionati riguardano l'eccessivo tempo trascorso davanti allo schermo, la mancanza di moviemento e il declino della qualità dell'istruzione. Anche se molti bambini e adolescenti hanno acquisito nuove competenze digitali, un gran numero dei genitori si è sentito sovraccaricato sia tecnicamente che in termini di tempo.
Le donne più colpite dal carico multiplo
Nel complesso, quasi il 40 per cento dei rispondenti si trovava in una situazione lavorativa insicura, ovvero, molti hanno dovuto interrompere o cambiare lavoro, altri lo hanno addirittura perso. Per circa un quarto dei rispondenti le ore lavorative sono diminuite a causa della pandemia, mentre il 14 per cento ha riferito di aver lavorato di più. Anche se più uomini (30 per cento) che donne (25 per cento) hanno dovuto interrompere il loro lavoro retribuito a causa delle misure Covid-19, queste ultime hanno subito perdite di reddito più elevate, il che rappresentò un problema per il 23 per cento e un problema parziale per il 45 per cento. Allo stesso tempo, l'esaurimento sul lavoro è stato patito maggiormente da rispondenti femminili.
In generale, le donne sono state più colpite da vari tipi di carico multiplo, perché gran parte di tutte le responsabilità di cura e di lavoro domestico sono ricadute su di esse. Per questo motivo, l’Homoffice (o Smart Working) rappresentò una maggiore difficolta per le donne, specialmente per coloro con bambini o adolescenti in casa. Non sorprende quindi che la conciliazione tra famiglia, lavoro e tempo libero sia peggiorata durante la pandemia per un totale del 36 per cento dei partecipanti, mentre solo il 9 per cento ha dichiarato un allentamento. Anche se, da un lato, sono stati menzionati vantaggi come la flessibilità sull’orario di lavoro e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata soprattutto per i pendolari, per il 49 per cento dei rispondenti la separazione tra vita privata e professionale si è rivelata una grande sfida, mentre al 74 per cento hanno deplorato la mancanza dei contatti sociali al lavoro.
Aumento dello stress e di tensioni in famiglia
Sebbene la maggioranza dei rispondenti (65 per cento) sia stata in grado di adattarsi bene o abbastanza bene alla pandemia, il 71 per cento ha riferito che la qualità della propria vita è peggiorata a causa della pandemia. Quasi la metà delle famiglie ha sperimentato un aumento dello stress e di tensioni, soprattutto nelle famiglie con bambini tra i sei e i dodici anni. I sintomi di stress psicologico sono apparsi anche sotto forma di svogliatezza, irrequietezza, ritiro o passività, ed è stato riscontrato un aumento di comportamenti digitali eccessivi nonché di disturbi alimentari.
I partecipanti dello studio sono stati selezionati secondo il principio di aleatorietà da diversi nuclei famigliari dell'Alto Adige. Il sondaggio è stato condotto tramite un questionario online e tramite telefono. Inoltre, "nel corso di alcune domande aperte, i partecipanti hanno colto l'opportunità di entrare nel dettaglio della loro situazione e di descrivere le loro difficoltà e i loro desideri", sottolineano le ricercatrici di Eurac Research. Come aspetti auspicabili sono stati menzionati l'aiuto finanziario d'emergenza per le famiglie socialmente svantaggiate, una comunicazione politica chiara e misure adeguate come l’adattamento realistico degli orari dell'assistenza del servizio di emergenza agli orari di lavoro effettivo dei genitori, compreso il tragitto al posto di lavoro.
Secondo sondaggio nell'estate 2022
I risultati presentati si riferiscono alla prima ondata dell’indagine sull'impatto della pandemia sugli individui e le famiglie altoatesine. Un ulteriore sondaggio è previsto per l'estate del 2022 al fine di documentare eventuali effetti di lungo termine.
Riepilogo dei risultati dell'indagine
La presentazione contiene i principali risultati dell'indagine riassunti graficamente.
Conferenza stampa: Famiglie ai tempi del Covid
Nota informativa
La nota informativa1 correda la pubblicazione o la diffusione integrale o parziale dei risultati dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa e reca obbligatoriamente tutte le indicazioni di seguito elencate.
Titolo del Sondaggio: L’impatto della pandemia da Covid-19 sulle famiglie in Alto Adige
1. Soggetto che ha realizzato il sondaggio: Center for Advanced Studies, Eurac Research
2. Nome del committente e dell’acquirente: Agenzia per la Famiglia della Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige
3. Estensione territoriale del sondaggio (specificare unicamente se nazionale, regionale, provinciale o comunale): Provincia autonoma di Bolzano (provinciale)
4. Consistenza numerica del campione di rispondenti, numero o percentuale dei non rispondenti e delle sostituzioni effettuate: Campione realizzato: 7750, Rispondenti: 2238, Non rispondenti: 5512
5. Data o periodo in cui è stato condotto il sondaggio: Luglio - agosto 2021
6. Indirizzo o sito informatico dove è disponibile il documento completo riguardante il sondaggio redatto conformemente all’art. 5 del Regolamento di cui sopra: Sondaggio 17-12-2021 1639740225554 - Documento - AGCOM
1 in ottemperanza all’art. 4 del Regolamento in materia di pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa approvato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con delibera n. 256/10/CSP, pubblicata su GU n. 301 del 27/12/2010.