Institutes & Centers

Center for Advanced Studies - News & Events - Tiny FOP MOB - Un viaggio (non?) giunge al termine

23 giugno 22

Tiny FOP MOB - Un viaggio (non?) giunge al termine

Evento di fine progetto informativo e valutazione dei risultati

  • Deutsch
  • English
  • Italiano
Irene Ibeas Lara (nella foto da sinistra), Silvia Ricciuti, Chiara Nezzi, Laura Maria Ruiz Pastor, Yuri Borgianni, Silvia Gigante, Alex Cereghini, Ingrid Kofler, Valentin Wallnöfer, Daria Habicher, Werner Schönthaler, Thomas Habicher, Markus Habicher, Harald Pechlaner e Valeria von Miller in occasione dell' evento di fine progetto davanti al Tiny FOP MOB.Credit: Eurac Research | BASIS Vinschgau Venosta

Dopo il viaggio del Tiny FOP MOB attraverso la Val Venosta con tappe in cinque comuni pilota, i risultati sono stati presentati venerdì 17 giugno, presso BASIS Vinschgau Venosta, e ne è stata tratta una sintesi del tutto positiva. Il Real World Laboratory finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 2014-2020, è unico nel suo genere e può essere un progetto faro per un'ulteriore cooperazione tra scienza, politica, economia e il pubblico in generale.

Come vogliamo vivere in futuro, come vogliamo costruire, abitare e lavorare, e cosa dobbiamo mettere in atto per lasciare un ambiente intatto alle generazioni future, per consentire una buona vita a tutti? La ricerca ha già prodotto una grande quantità di documenti su queste domande. Tuttavia, un cambiamento può solo essere raggiunto se le singole persone hanno la possibilità di partecipare e contribuire alla transformazione della società. Hanno bisogno di luoghi, di tempo, d´informazioni e di strumenti. Proprio creare queste condizioni sono gli obiettivi di un Real World Laboratory. Nel Tiny FOP MOB (FOrschungs- und Praxis-MOBil) un progetto del Center for Advanced Studies di Eurac Research con l'Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research, la Libera Università di Bolzano e le imprese artigiane Habicher Holzbau Srl e Schönthaler Manufatti in Cemento Srl, dunque i ricercatori hanno lavorato insieme a esperti della pratica e della società civile.

Il viaggio del Real World Laboratory in legno e canapa nelle cinque comunità pilota - Silandro, Laces, Curon, Prato allo Stelvio e Malles - è stato accompagnato da un team di ripresa. Il risultato in forma di un cortometraggio è stato presentato in anteprima in occasione della presentazione dei risultati e ha fornito un quadro generale del progetto, dalla prima idea di pianificazione, costruzione e utilizzo, fino ai test e alle analisi complete dei materiali. Il Tiny FOP MOB è stato infatti un'iniziativa di costruzione, formazione e ricerca, come ha spiegato il team di progetto composto da Ingrid Kofler, Daria Habicher e Silvia Gigante, ricercatori del Center for Advanced Studies di Eurac Research, dagli artigiani Markus Habicher, Thomas Habicher e Werner Schönthaler e da Yuri Borgianni della Libera Università di Bolzano e Silvia Ricciuti dell'Istituto per le energie rinnovabili. Dieter Pinggera, presidente della comunità comprensoriale Val Venosta e sindaco del comune di Silandro, e Hannes Götsch, fondatore e amministratore delegato di BASIS Vinschgau Venosta, hanno sottolineato l'importanza di tali progetti partecipativi per un cambiamento di pensiero.

1 - 2

Credit: Eurac Research | BASIS Vinschgau Venosta

Credit: Eurac Research | BASIS Vinschgau Venosta

1 - 3

Credit: Eurac Research | BASIS Vinschgau Venosta

Credit: Eurac Research | BASIS Vinschgau Venosta

Credit: Eurac Research | BASIS Vinschgau Venosta

Test approfonditi sui materiali di combinazioni di materie prime innovative

Due costruzioni di pareti, una in fibra di legno e una in mattoni di canapa, sono state analizzate presso il Facade System Interactions Lab dell'Istituto per le energie rinnovabili del NOI Techpark per verificare la qualità dell'aria interna, il benessere termoigrometrico e la concentrazione di CO2 all'interno della stanza. I risultati in laboratorio e le misurazioni nel laboratorio stesso confermano che il mattone di canapa è in grado di legare la CO2 e può quindi essere una parte essenziale di un'industria edile sostenibile. Yuri Borgianni della Libera Università di Bolzano ha aggiunto che, in base all'analisi del ciclo di vita effettuata sulla parete in fibra di legno e sulla parete in mattoni di canapa, è stato possibile stabilire che l'efficienza energetica e le emissioni di CO2 di entrambe le pareti sono quasi paragonabili e che entrambe le pareti sono significativamente migliori rispetto a una parete tradizionale in mattoni. Utilizzando questionari e tramite occhiali a realtà aumentata, la Libera Università di Bolzano ha analizzato la percezione del Tiny FOP MOB. L'originalità e la sostenibilità del prodotto sono state enfatizzate in modo particolarmente positivo. Nel corso del suo viaggio attraverso la Val Venosta, sono stati organizzati più di 20 eventi intorno al Real World Laboratory. Tra gli argomenti affrontati: l'estrazione delle materie prime, il ruolo della pianificazione nel rafforzamento delle pratiche edilizie sostenibili, la progettazione delle abitazioni, di luoghi pubblici e centri del paese del futuro, le possibilità di utilizzo, conversione e modernizzazione degli edifici sfitti e soluzioni sostenibili per il restauro e le nuove costruzioni. Circa 1.200 persone provenienti da tutti i settori della società hanno partecipato al Real Worl Laboratory unendosi alla discussione e prendendo parte ad esperimenti o workshop.

I Real Worl Laboratory come progetti faro e chiave per lo sviluppo sostenibile

Nel corso della presentazione dei risultati e della riflessione, sono stati affrontati sia i risultati e le esperienze positive che le sfide del progetto. Il prototipo ad emissioni zero Tiny FOP MOB ha il compito di creare uno spazio per lo sviluppo di soluzioni sostenibili ed idee innovative e di legami transdisciplinari tra centro e periferia, scienza, imprenditoria e società, nonché tra pratica e teoria. Naturalmente, nel corso della cooperazione si sono dovuti accettare anche dei compromessi, ma questi sono stati utilizzati come opportunità di scambio costruttivo. Non è sempre stato facile rispettare i criteri sostenibili, procurarsi materiali regionali e contrattare l'impresa artigiana più vicina. Anche la comunicazione tra imprese artigiane e ricercatori - l'intesa tra teoria e pratica - non è stata sempre facile. È stato necessario superare anche gli ostacoli burocratici.

Infine, i responsabili del progetto Daria Habicher e Ingrid Kofler hanno ritenuto importante sottolineare che la realizzazione e l'utilizzo del primo Real World Laboratory in Alto Adige sono riusciti a promuovere un nuovo tipo di ricerca trasformativa in collaborazione tra ricerca, imprenditoria e popolazione civile. "Siamo convinti che la sostenibilità debba essere ampiamente discussa con esempi concreti e attuata con progetti innovativi. Questo è l'unico modo per coinvolgere la società", hanno sottolineato le ricercatrici. I Real World Laboratory vengono usati nella ricerca da circa 10 anni. Il Tiny FOP MOB fa parte di una rete di veri e propri Real World Laboratory ed è l'unico del suo genere non solo in Alto Adige ma in tutta Italia.

1 - 2

Credit: Eurac Research | BASIS Vinschgau Venosta

Credit: Eurac Research | BASIS Vinschgau Venosta

1 - 2

Credit: Eurac Research | BASIS Vinschgau Venosta

Credit: Eurac Research | BASIS Vinschgau Venosta

Necessità di collaborazione tra ricerca, imprese e popolazione

La tavola rotonda con il titolo "Come si può progredire concretamente nello sviluppo sostenibile?" ha completato l'evento con alcuni spunti di riflessione. Harald Pechlaner (direttore del Center for Advanced Studies di Eurac Research) ha discusso con Roland Psenner (presidente di Eurac Research), Madeleine Rohrer (direttrice della Federazione Protezionisti Sudtirolesi), Rafael Alber (sindaco di Prato allo Stelvio) e Mathias Piazzi (amministratore delegato della Carpenteria Piazzi). Vista l'urgenza climatica, Rohrer si è espressa contro un approccio troppo graduale, perché un ripensamento e cambiamento è necessario ora. Piazzi ha sottolineato la necessità di una maggiore collaborazione tra artigianato e ricerca. Come artigiano, ha un'importante funzione di consulenza ed è estremamente importante poter presentare esempi e dati concreti per incentivare le persone a utilizzare metodi di costruzione sostenibili. Psenner ha menzionato le molte gigatonnellate di infrastrutture e risorse consumate e ha sottolineato i vantaggi di un riutilizzo sensato rispetto a costose nuove costruzioni - un approccio che viene attualmente praticato anche nel sito storico dell’ex Caserma Druso. In questo contesto, ha citato anche l’esposizione "L'architettura che resta" sull'architettura del periodo tra due guerre di Bolzano, che tratta un tema simile. Alber e Rohrer si sono espressi anche a favore del proseguimento del progetto in altri comuni oltre la Val Venosta. Molti comuni si interessano dello sviluppo sostenibile, ma si sentono lasciati soli con i piani di sviluppo comunali. In molti casi, mancano le informazioni per un'attuazione concreta e spesso la burocrazia e la mancanza di finanziamenti ed informazioni ostacolano la realizzazione di una qualità di vita per i cittadini.

Infine, l'evento si è concluso con un aperitivo che è stato ancora una volta un’occasione per uno scambio di idee e per ulteriori riflessioni sul progetto. Sarà interessante vedere come proseguiranno il Tiny FOP MOB e progetti simili.

Tutti i risultati del progetto sono riassunti nel report finale, disponibile per il download per tutte le parti interessate:

Questo contenuto è ospitato da una terza parte. Mostrando il contenuto esterno si accettano termini e condizioni.

Other News & Events

1 - 10