23 ottobre 23

Abbiamo bisogno della filosofia?

Sala piena al NOI Techpark in occasione della conferenza “La filosofia del futuro – Il futuro della filosofia”

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La filosofia del futuro – Il futuro della filosofiaCredit: Eurac Research

Cosa può fare la filosofia? Chi ne ha bisogno? E a cosa serve? Il Center for Advanced Studies di Eurac Research ha invitato filosofe e filosofi, come pure persone esperte in didattica e ricerca applicata al NOI Techpark per discutere sul significato e sullo scopo della filosofia.

“La filosofia è un’attività che cerca conoscenza e verità”, ha sottolineato Julian Nida-Rümelin, filosofo ed ex ministro tedesco della Cultura, durante la conferenza “La filosofia del futuro - Il futuro della filosofia” organizzata dal Center for Advanced Studies di Eurac Research, che ha riportato il pubblico in sala fino alle origini della filosofia stessa per poi tracciarne lo sviluppo fino ai giorni nostri. Vi sono domande sul senso della vita che vengono costantemente rivolte alla filosofia. In sostanza, si potrebbe definirla come una scienza che aiuta ad orientarsi, ha spiegato Nida-Rümelin. Questa posizione è stata anche supportata da Georg Siller, insegnante di filosofia al liceo e direttore del Philosophisches Café di Merano. La filosofia è soprattutto un modo di pensare: si impara ad essere aperti a diverse argomentazioni e a riflettere con saggezza su questioni di interesse pubblico. La chiarezza del linguaggio e l’atteggiamento riflessivo sono competenze altrettanto importanti nel percorso e nella formazione della personalità di un individuo.

Il presidente del comitato etico per la ricerca presso il simulatore di climi estremi terraXcube Günther Rautz si trova spesso ad affrontare questioni di etica. Nelle camere climatiche di terraXcube è infatti possibile simulare tutte le condizioni climatiche della Terra. Le richieste di utilizzo provengono da produttori di attrezzature sportive come pure da produttori di veicoli militari e civili. Il comitato etico prende decisioni vincolanti su quali test possano essere condotti e quali no come ad esempio quelli sulle armi. Mentre Ralf Lüfter, professore di filosofia presso la Libera Università di Bolzano, ha parlato del futuro dell’etica sottolineando come il sapere filosofico di per sé sia basato sulla trasformazione, essendo una disciplina in continua transizione orientata al futuro. L’etica non dovrebbe preservare lo status quo, ma piuttosto aprirsi al futuro in modo tale che nessuna possibilità venga esclusa a priori. Elisa Piras, filosofa politica presso il Center for Advanced Studies, ha introdotto la teoria della giustizia, che ha radici antiche, è stata trattata da filosofi come Immanuel Kant, Karl Marx e John Rawls e continua a svolgere un ruolo importante nella nostra società. Grazie ad essa l’attenzione viene posta sugli effetti delle disuguaglianze e viene fornita una fonte di ispirazione per la ricerca e la discussione interdisciplinare.

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Credit: Eurac Research

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La filosofia e le applicazioni pratiche

Ludger Jansen, professore di filosofia presso lo Studio Teologico Accademico di Bressanone, ha incentrato si suo intervento sul tema “Keine Angst vor der Anwendbarkeit” ossia sul fatto che la filosofia non deve temere applicazioni pratiche. Tra l’altro Ludger si occupa proprio di filosofia applicata a un campo particolare: la ricerca sull’invecchiamento biologico. Alcuni esponenti della comunità scientifica hanno pubblicato un articolo per dissentire sulle ricerche in atto in assenza di una definizione del concetto stesso di invecchiamento. Qui è entrata in gioco la filosofia con Jansen, che assieme ai ricercatori ha stabilito alcuni parametri e concetti condivisi. In questo processo l’analisi filosofica e l’utilizzo di concetti chiari sono stati fondamentali.

Nel corso della conferenza Roberta Biasiotto, ricercatrice presso l’Istituto di Biomedicina di Eurac Research, ha menzionato lo studio epidemiologico CHRIS, che viene condotto in Val Venosta da oltre 10 anni. Questo studio a lungo termine prende in esame lo stato di salute di oltre 13.300 persone. I ricercatori possono arrivare a identificare i geni che indicano una predisposizione a sviluppare una determinata malattia o geni che possono influenzare l’insorgere di malattie. Quando si tratta di predisposizioni genetiche si verificano casi in cui i partecipanti allo studio potrebbero non esserne al corrente oppure potrebbero non voler essere informati. Pertanto, soprattutto in questo ambito che riguarda dati sulla salute, conta moltissimo il modo in cui vengono comunicati i risultati genetici e il fatto che i ricercatori siano consapevoli delle implicazioni etiche.

Secondo Nida-Rümelin l’obiettivo della filosofia dovrebbe essere quello di rendere umane le condizioni della vita in base a criteri etici. Non ci si deve aspettare una rivoluzione basata sulle nuove tecnologie che sarebbe liberatoria e disruptiva al tempo stesso. Questa speranza è stata regolarmente delusa anche in passato. La filosofia è fondamentale per praticare la vera transdisciplinarità e per non perdere di vista il quadro generale soprattutto in tempi di crisi profonde. La conferenza presso il NOI Techpark è stata organizzata da Michael de Rachewiltz, filosofo presso il Center for Advanced Studies. Il presidente di Eurac Research, Roland Psenner, ha pronunciato le parole di benvenuto. La moderazione è stata a cura di Harald Pechlaner, direttore del Center for Advanced Studies.

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