La neve è particolarmente influenzata dai cambiamenti climatici e pertanto è urgente comprendere la variabilità temporale e spaziale delle tendenze della profondità della neve (HN). Tuttavia, l'analisi delle osservazioni storiche di HN su vaste aree è spesso ostacolata dalla mancanza di serie temporali a lungo termine continue. Questo studio indaga le tendenze di HN utilizzando serie temporali osservate nel periodo 1920-2020 da 46 siti nelle Alpi a diverse altitudini. Per capire le ragioni della variazione di HN nel corso degli anni abbiamo analizzato la correlazione con le precipitazioni (P), la temperatura media dell'aria (TMEAN) e i descrittori sinottici su larga scala, ovvero l'Oscillazione Nord Atlantica (NAO), l'Oscillazione Artica (AO) e l'Oscillazione Multidecennale Atlantica (AMO). I nostri risultati rivelano che negli ultimi 100 anni e al di sotto dei 2000 m s.l.m., nonostante un leggero aumento delle precipitazioni invernali, c'è stata una diminuzione di HN sulle Alpi, soprattutto nei siti meridionali e a bassa quota. Le regioni del Sud-Ovest e del Sud-Est hanno registrato una perdita media del 4,9% e 3,8% per decennio, rispettivamente. Una perdita relativa minore è stata riscontrata nella regione settentrionale (2,3% per decennio). Le tendenze negative di HN possono essere spiegate principalmente da un aumento di TMEAN di 0,15°C per decennio. La maggior parte della diminuzione di HN si è verificata principalmente tra il 1980 e il 2020, a seguito di un aumento più pronunciato di TMEAN. Ciò è confermato anche dal cambiamento della correlazione dinamica tra HN e TMEAN, NAO, AO nel tempo, che fino al 1980 non erano affatto correlati, mentre la correlazione è aumentata negli anni successivi. Ciò suggerisce che negli anni più recenti le combinazioni favorevoli di temperatura, precipitazioni e configurazioni meterologiche sono diventate più cruciali per avere precipitazioni nevose.

LINK alla pubblicazione completa.