cultura

17 giugno 24


Catastrofe naturale o rito sacrificale? Come 20 Celti persero la vita più di 2.000 anni fa

Un team di ricerca di Eurac Research e dell’Università di Berna ha indagato sul mistero di Cornaux/Les Sauges, in Svizzera.

Nel 1965 in Svizzera, durante i lavori di ricostruzione dei resti di un ponte della tarda età del ferro nella regione dei Tre Laghi, furono scoperti i resti umani di circa 20 individui. Da allora ci si interroga su cosa sia accaduto nell’alveo del fiume Cornaux/Les Sauges. Ora ricercatrici e ricercatori esperti in archeologia, antropologia, tanatologia, biochimica e paleogenetica hanno riesaminato il caso. I risultati del loro lavoro, sostenuto dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (SNF) e dalla Provincia autonoma di Bolzano (Alto Adige), sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Scientific Reports.

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23 ottobre 23


La trasformazione della vita in montagna tra scienza e letteratura

Dai romanzi storici altoatesini alle storie dei villaggi rurali: un workshop di Eurac Research discute il rapporto tra testi letterari e conoscenze scientifiche nella regione alpina.

Si stima che dal 1980 nell’arco alpino le aziende agricole siano diminuite del 64 per cento. Si tratta di oltre 350.000 aziende agricole abbandonate. Queste cifre descrivono i cambiamenti, a volte drastici, delle aree rurali. Gli studi scientifici possono cogliere solo in modo limitato la portata di questi eventi sulla vita delle persone, sui destini individui che si nascondono dietro questa realtà. La letteratura, invece, ha a disposizione molti più strumenti per approfondire la vita e i sentimenti delle persone. Nel corso del workshop “Literatur und Wissen(schaft)” che si terrà dal 26 al 27 ottobre in Eurac Research si discuterà di quali interazioni esistano tra letteratura e scienza, di quanto i testi letterari contemporanei possano essere una fonte di conoscenza e di quale ruolo giochi la conoscenza scientifica nelle opere di narrativa. Il workshop si terrà in tedesco, senza traduzione.

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12 luglio 22


“Ciò che ad alcuni può sembrare antiquato, in realtà è più moderno che mai”

Eurac Research presenta “Custodi di ricchezza”, una mostra sul patrimonio culturale vivente in val Venosta, Bassa Engadina e val Müstair

Irmgard di Colsano, vicino a Castelbello-Ciardes, realizza cesti, borse e perfino interi guardaroba di vimini. Già 10.000 anni fa i rami di salice venivano utilizzati per realizzare corde e reti da pesca. Josin di Susch (Bassa Engadina) è, come suo nonno e suo padre, un artista dello sgraffito. Nel XVI secolo, i mastri costruttori del Rinascimento portarono nei Grigioni questa speciale tecnica ornamentale. Alla “Tessanda” di Santa Maria, in Val Müstair, le tessitrici lavorano su telai che hanno anche più di 100 anni, in uno degli ultimi tre laboratori di tessitura a mano della Svizzera. Questi sono solo tre dei 25 “custodi di ricchezza”, persone le cui attività e il cui stile di vita sono raccontati nell’omonima mostra itinerante in programma dal 15 luglio al 14 ottobre. La mostra è stata concepita come parte di un progetto di ricerca in cui le ricercatrici di Eurac Research stanno studiando il patrimonio culturale vivente nella regione di confine tra Italia e Svizzera. Il vernissage si terrà venerdì 15 luglio alle 18 nell’abbazia di Allerengelberg, a Certosa (Senales). La mostra sarà esposta anche a Lasa, Glorenza e Valchava (CH). L'ingresso è gratuito.

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