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Ondate di calore alle Casette Inglesi: Eurac Research presenta i risultati del questionario
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Il 25 giungo un gruppo di ricercatori e ricercatrici di Eurac Research - Fabio Carnelli, Akshit Gupta, Benedetta Oberti, Giulia Paoletti, Elisa Ravazzoli and Linda Toledo - ha presentato presso la sede di IPES (Istituto per l'Edilizia Sociale dell'Alto Adige) i risultati del questionario “Ondate di calore alle Catte Inglesi”.
All'incontro hanno partecipato alcuni dei residenti delle Casette Inglesi, un complesso residenziale gestito da IPES, in cui Eurac Research sta portando avanti un caso studio per il progetto RETURN. Il caso studio ha avuto inizio a gennaio con la presentazione del lavoro di ricerca e la richiesta di partecipazione indirizzata ai residenti. L'obiettivo è studiare gli effetti delle ondate di calore e coinvolgere gli abitanti nell'elaborazione di strategie di adattamento e mitigazione dei rischi.
Durante l'evento di giugno, il gruppo di Eurac ha discusso con i residenti gli aspetti più rilevanti emersi dal questionario, compilato da 31 persone. Tra i risultati presentati, il fatto che la maggior parte dei partecipanti all'indagine ha un'alta consapevolezza e percezione del rischio legato alle ondate di calore (Fig.1).
La metà delle persone che ha risposto al questionario riporta anche il fatto che il caldo intenso impatta in negativo la propria vita sociale: riduce il numero di visite fatte a parenti, amici e vicini, così come il numero di attività ricreative svolte. Inoltre, è emerso che il caldo costringe le persone a trascorrere più tempo in casa da sole (Fig.2).
Il questionario ha riguardato anche aspetti più tecnici, come la presenza o meno di sistemi ombreggianti esterni per le finestre delle abitazioni. Dalle risposte è emerso che un rilevante numero di finestre alle Casette Inglesi è privo di tapparelle, persiane o tende da sole esterne (Fig. 3).
Durante l’incontro sono anche stati presentati alcuni suggerimenti per mantenere più fresche le abitazioni durante i giorni di caldo intenso. In particolare, il gruppo di Eurac ha presentato alcuni metodi per raffrescare efficacemente, sia naturalmente sia attraverso ventilatori, condizionatori e deumidificatori. L’incontro si è concluso con l’illustrazione dei prossimi passi per il caso studio. Nel corso dell’estate nelle abitazioni di alcuni volontari verranno installati dei misuratori di umidità, temperatura e anidride carbonica. Inoltre, il gruppo di Eurac condurrà delle interviste per approfondire alcuni dei temi legati alla percezione del rischio di ondate di calore e ai comportamenti che ciascuno mette in atto per affrontare i giorni di caldo intenso.