Institute for Applied Linguistics - Projects - Consterm 3.0
Consterm 3.0
Scientific support for terminology issues (Consterm 3.0)
- Deutsch
- English
- Italiano
- Project duration: -
- Project status: ongoing
- Funding: Other Province BZ funding (Province BZ funding / Project)
- Institute: Institute for Applied Linguistics
The ConsTerm 3.0 project aims at further strengthening the partnership between the Institute for Applied Linguistics at Eurac Research and the Office for Linguistic Issues of the Province of Bozen/Bolzano. The objective is to produce and disseminate clear and accurate legal and administrative terminology to raise the drafting and terminological quality of texts produced by the public administration. The cooperation was initially launched in 2015. It was later renewed due to the ongoing interest of both parties and the positive results achieved.
New research areas have emerged within the project, such as aspects of gender equality in terminology as well as in legal and administrative language in general. New initiatives have been introduced, including seminars for provincial administration staff on translation fundamentals, with a particular focus on the use of machine translation tools. While these tools can support provincial staff, they also pose challenges in ensuring translation reliability and accuracy, especially concerning the use of terminology that is appropriate for the local context. This is particularly important in the renewed collaboration, which includes the development of specific terminological glossaries to be integrated into machine translation or AI systems. This integration ensures that terminology is both accurate and legally correct for the local context (e.g., DeepL often translates "Landesregierung" with "governo dello stato" rather than with “Giunta provinciale”).
The ConsTerm 3.0 project also aims to provide scientific support for the activities of the restored Terminology Commission within the Province of Bozen/Bolzano. In this context, the terminology made available by the Institute represents a valuable resource for the Terminology Commission's work. The bistro Information System, developed by the Institute, is an essential tool for recording the Commission's decisions, ensuring consistency with previous terminological decisions and maintaining uniformity with established usage in South Tyrol. Furthermore, bistro (https://bistro.eurac.edu/) plays a key role in making the terminology standardized by the Terminology Commission accessible to the public, not only by publishing the terms but also by offering explanations and further information.
Background
In una terra caratterizzata da una tradizione multilingue, la lingua acquista un valore simbolico: essa esprime l’appartenenza a una cultura, a un gruppo, a una storia. L’Alto Adige in particolare si caratterizza per una significativa storia linguistica, che ha visto i suoi momenti più salienti nel passaggio dall’Austria all’Italia, nell’abbandono forzato della lingua tedesca e, infine, nell’equiparazione giuridica del tedesco all’italiano sancita definitivamente dallo Statuto di autonomia (DPR 670/1972). Lo Statuto afferma un principio di fondamentale importanza quando garantisce al cittadino il diritto di utilizzare la propria madrelingua nel rapporto con i pubblici uffici. Ciò comporta la necessità di un’amministrazione pubblica bilingue, dotata di un apparato personale e organizzativo attrezzato ad usare indistintamente l’italiano e il tedesco come lingue di lavoro. La redazione e la traduzione di testi giuridici e amministrativi in lingua tedesca ha posto tuttavia sin dall’inizio la Pubblica amministrazione di fronte a una lacuna evidente: la mancanza di un tedesco giuridico maturo, dotato cioè di una lingua sufficientemente completa e coerente con la quale esprimersi. Lo sviluppo della lingua giuridica tedesca in Alto Adige si è infatti arrestato per diversi decenni e, quando ha ripreso il suo corso, si è trovato a confrontarsi con un sistema giuridico (quello italiano) diverso da quello all’interno del quale si era sviluppato all’origine (sistema asburgico). Questo ha comportato la stringente esigenza di un patrimonio terminologico in ambito giuridico-amministrativo in lingua tedesca che riflettesse il sistema giuridico italiano e che fosse al tempo stesso non solo numericamente consistente e in grado di coprire i molti ambiti giuridico-amministrativi (es. dalla materia urbanistica a quella penale, dalla circolazione stradale al diritto di famiglia, ecc.), ma anche corretto e coerente. Nel corso degli anni, di tale incarico si sono fatti carico tre attori principali: il gruppo di Comunicazione specialistica dell’Istituto di linguistica applicata di Eurac Research, l’Ufficio Questioni linguistiche della Provincia di Bolzano e la Commissione paritetica di terminologia (organo istituito con DPR 574/1988). Ciascuno dei tre soggetti riveste infatti un ruolo fondamentale nella predisposizione e messa a disposizione di una terminologia giuridico-amministrativa corretta e univoca per l’Alto Adige e può contare su approfondite competenze e conoscenze in ambito traduttivo, terminologico e giuridico. In questo contesto, l’Ufficio Questioni linguistiche della Provincia e l’Istituto di linguistica applicata di Eurac Research, forti dell’esperienza pluriennale nell’ambito della terminologia e traduzione, collaborano sin dal 2015, anno in cui è stata stipulata per la prima volta una Convenzione di collaborazione con l'obiettivo di accrescere la qualità e contribuire all'armonizzazione della terminologia giuridico-amministrativa in lingua tedesca in Alto Adige.
In ragione dei risultati positivi ottenuti, la Convenzione è stata successivamente rinnovata, una prima volta per il periodo 2019-2024 (progetto ConsTerm 2.0) e successivamente, nella sua versione attuale, per un periodo di 3 anni dal 2025 al 2027 (ConsTerm 3.0).
Descrizione
Il rinnovato accordo di collaborazione prosegue sulla strada dello sviluppo della terminologia giuridico-amministrativa in lingua tedesca già percorsa con esiti favorevoli dalla precedente Convenzione. Al pari delle precedenti Convenzioni, infatti, anche la nuova collaborazione prevede una serie di attività separate ma convergenti, le une di competenza dell’Istituto di linguistica applicata di Eurac Research, le altre dell’Ufficio Questioni linguistiche della Provincia di Bolzano.
L’Istituto di linguistica applicata si occupa dell’elaborazione terminologica partendo sia dai testi tradotti dall’Ufficio Questioni linguistiche (norme statali tradotte verso il tedesco per l’alto Adige), sia da altre norme (sia provinciali sia statali) relative a settori di rilevanza strategica per l’Alto Adige, individuate in accordo con l’Ufficio Questioni linguistiche o dietro specifica richiesta di altre Ripartizioni della Provincia (es. settore dell’edilizia abitativa agevolata o dell’urbanistica). I risultati di tale attività confluiscono in bistro (Sistema informativo per la terminologia giuridica in italiano e tedesco, http://bistro.eurac.edu/) divenendo in tal modo accessibili gratuitamente al pubblico. L’istituto di Eurac Research affianca inoltre l’Ufficio Questioni linguistiche nella trattazione di questioni terminologiche complesse o dubbie che richiedono particolari approfondimenti.
L’Ufficio Questioni linguistiche si occupa della selezione dei testi già tradotti da inviare all’Istituto di linguistica applicata per l’estrazione ed elaborazione della relativa terminologia. Al fine di garantire un continuo controllo rispetto all’attualità e correttezza della terminologia contenuta in bistro, tale ufficio fornisce un costante feedback relativamente a eventuali necessità di aggiornamento, correzione o approfondimento di singoli termini.
In tal modo è possibile garantire un costante ampliamento della terminologia nei settori di interesse pubblico, presupposto necessario per raggiungere gli obiettivi del progetto.
Entrambi gli uffici supportano inoltre la Commissione Terminologica fornendo assistenza scientifica (Eurac Research) e tecnica in qualità di segretariato della Commissione (Ufficio Questioni linguistiche). In particolare, la terminologia sviluppata dall’Istituto di Eurac Research rappresenta un patrimonio prezioso su cui la Commissione può basare il proprio lavoro. Il sistema informativo bistro, sviluppato dall’Istituto, rappresenta uno strumento indispensabile per registrare le decisioni della Commissione, verificarne la coerenza con le scelte precedenti e assicurare l’uniformità con gli usi consolidati in Alto Adige. Inoltre, bistro può svolgere un ruolo cruciale nel rendere accessibile al pubblico la terminologia normata dalla Commissione, non solo pubblicando i termini, ma anche offrendo spiegazioni, approfondimenti e contestualizzazioni.
La collaborazione tra l’Istituto di Eurac Research e l’Ufficio Questioni linguistiche si amplia inoltre includendo nuovi interessi di ricerca, come il trattamento della parità di genere in terminologia e in generale nel linguaggio giuridico-amministrativo e la personalizzazione e addestramento della traduzione automatica per migliorarne precisione e adeguatezza rispetto al contesto locale. Quest’ultimo aspetto in particolare assume rilievo nell’ambito della rinnovata collaborazione e si concretizza nella predisposizione di glossari terminologici specifici da integrare nei sistemi di traduzione automatica o IA, per garantire l'uso di una terminologia accurata e adeguata al contesto locale, nonché corretta dal punto di vista giuridico (ad esempio, DeepL traduce erroneamente "Landesregierung" come "governo dello Stato).
Obiettivi
Il progetto ConsTerm 3.0 si propone di contribuire al miglioramento della qualità terminologica e, di riflesso, redazionale della documentazione giuridico-amministrativa nell’ambito di un contesto multilingue. In questo senso la collaborazione tra l’Ufficio Questioni linguistiche, l’Istituto di linguistica applicata e la Commissione paritetica di terminologia pone basi solide per la diffusione di una terminologia giuridico amministrativa che sia corretta, chiara e coerente.
Il progetto ConsTerm 3.0 mira a:
- produrre terminologia di qualità;
- ampliare il repertorio terminologico;
- garantire un costante aggiornamento della terminologia giuridico-amministrativa (attraverso l'inserimento di nuovi concetti e la revisione di quelli presenti recependo in questo modo le modifiche e le innovazioni legislative);
- rendere la terminologia facilmente accessibile e largamente comprensibile;
- contribuire a accrescere il grado di univocità e uniformità della terminologia giuridico-amministrativa in uso in Alto Adige;
- offrire supporto scientifico alla Commissione terminologica;
- registrare e mettere a disposizione del pubblico le scelte terminologiche espresse dalla Commissione paritetica di terminologia.
- rendere la terminologia contenuta in bistro rispettosa dell’identità di genere (attraverso l’elaborazione/riformulazione delle definizioni terminologiche in chiave non discriminatoria o la registrazione degli agentivi relativi a professioni, funzioni e cariche al femminile)
- predisporre glossari terminologici specifici da integrare nei sistemi di traduzione automatica o IA, per garantire l'uso di una terminologia accurata e adeguata al contesto locale, nonché corretta dal punto di vista giuridico.
Metodo
La metodologia adottata si inserisce nel filone tradizionale delle indagini terminologiche. Condizione necessaria per la realizzazione di ogni studio terminologico è la raccolta della documentazione, materia prima su cui si basa l’intero processo di estrazione della nomenclatura e della sua sistematizzazione e che, nell’ambito di ConsTerm 3.0, è messa a disposizione dall’Ufficio Questioni linguistiche già in forma bilingue (italiano e tedesco).
L’attività di selezione della terminologia si compone principalmente delle seguenti fasi:
- individuazione e raccolta di potenziali termini, collocazioni (es. gruppi V+Avv, V+ Nogg, Nsogg+V, ecc.), locuzioni (es. in calce, a pena di) e verbi con indicazione della fonte;
- individuazione di eventuali espressioni sinonimiche ricorrenti nel testo;
- assegnazione dei termini a uno specifico settore giuridico;
- confronto dei termini con quelli già presenti nella banca dati BlutTerm dell’Istituto di linguistica applicata;
- raccolta di eventuali termini normati che differiscono dal traducente utilizzato dall’Ufficio Questioni linguistiche;
- selezione dei termini candidati ad essere accolti in BluTerm.
Tale attività, correlata con lo studio sulla terminologia (es. ricerca dei sinonimi, delle varianti, delle collocazioni), avviene perlopiù manualmente tenendo conto sostanzialmente di quattro parametri principali:
- grado di specializzazione, ossia il livello di tecnicità e la pertinenza dei termini al dominio considerato;
- frequenza, tenendo presente che anche termini con un basso numero di occorrenze possono essere presi in considerazione se viene accertata la specificità legata al dominio;
- pertinenza dei termini, delle collocazioni e delle locuzioni alla struttura, all’orientamento e scopo della banca dati BluTerm;
- verifica dei termini già presenti nella banca dati BluTerm, secondo i requisiti dell’uniformità e coerenza rispetto alle scelte traduttive effettuate a livello provinciale.
L’attività terminologica è però anche influenzata da un’esigenza fondamentale, vale a dire mettere a disposizione di coloro che redigono e/o traducono testi normativi non solo il tecnicismo giuridico ma anche tutti quei termini che, comunque, ricorrono frequentemente in un testo giuridico e che possono presentare particolarità traduttive. Tuttavia, un approccio orientato esclusivamente alla traduzione comporterebbe l’inclusione nella banca dati BluTerm di termini ed espressioni, ad esempio, troppo generiche o la cui resa in lingua tedesca è dettata da esigenze strettamente contestuali. Si è quindi optato per un metodo che consentisse di coniugare ciò che viene definita una terminologia ad hoc con una terminologia di tipo sistematico. Pertanto, laddove necessario, i termini individuati con il relativo traducente sono successivamente completati secondo il metodo utilizzato dal gruppo di Comunicazione specialistica, consistente nella comparazione con gli altri ordinamenti di lingua tedesca (Austria, Germania, Svizzera, ordinamento comunitario, diritto internazionale) al fine di ricercare specifiche equivalenze tra concetti o per evidenziare eventuali discrepanze e, al contempo, fornire, laddove possibile, eventuali definizioni, contesti, ecc. L’analisi si svolge pertanto entro i confini di un raffronto micro-comparatistico in quanto si attua tra singoli istituti appartenenti a ordinamenti diversi. In questo contesto si opera a:
- livello interlinguistico, nei casi in cui il raffronto venga effettuato fra ordinamenti giuridici espressi in lingue diverse;
- livello intralinguistico, qualora la comparazione si realizzi fra ordinamenti giuridici espressi nella stessa lingua.
Operando in tal modo si è in grado di fornire una visione d’insieme dell’ambito disciplinare esaminato e offrire un valido strumento di lavoro per redattori e/o traduttori di testi normativi.