Matinée sull’autonomia
per il cinquantesimo anniversario del Secondo Statuto di autonomia
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Nell’ultimo anno e mezzo, quando si è parlato di scienza, lo si è fatto soprattutto a partire dalla pandemia. Anche in Eurac Research e unibz, per forza di cose, molte altre tematiche importanti ne sono state oscurate. Questo numero della rivista Academia si dedica proprio a questi argomenti. Ricercatrici e ricercatori raccontano gli studi che in questo periodo hanno portato avanti in altri settori: dalle energie rinnovabili alla storia, passando per la linguistica, le scienze naturali e la tecnologia.
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Ogni anno artigiani, professionisti e imprese – in particolare quelli impegnati in cantieri o in interventi in loco – smarriscono una certa quantità di preziosa attrezzatura: strumenti di misura, luci da lavoro, trapani e altri utensili a mano. Le cause vanno dalla distrazione al furto, arrecando in ogni caso un danno economico all’azienda e problemi nell’operatività. Impegnati nel trovare una soluzione snella ed efficace, i ricercatori del Center for Sensing Solutions di Eurac Research hanno prototipato una tecnologia “silenziosa” che, tramite bluetooth e senza intervento da parte degli operai, avverte se gli utensili non rientrano in furgone o in magazzino e fornisce utili informazioni per rintracciarli. La tecnologia è stata ora brevettata da Elektro a.haller, storica azienda altoatesina per l’installazione e manutenzioni di impianti elettrici, ed Eurac Research.
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Negli interventi ad alta quota, a 3000 metri e ancor più a 5000, la qualità del massaggio cardiaco peggiora dopo 60-90 secondi. Lo ha dimostrato l’équipe di medicina d’emergenza di Eurac Research con un esperimento che ha coinvolto, nel terraXcube, circa cinquanta persone impegnate a vario titolo in operazioni di elisoccorso, in collaborazione con la Commissione internazionale per il soccorso alpino (ICAR) e con il supporto della Croce Bianca. Questo risultato non compromette l’efficacia delle attuali operazioni di soccorso; per ottimizzarle ulteriormente sarebbe però opportuno valutare una modifica delle linee guida: accorciare i turni che ad oggi prevedono un avvicendamento tra chi opera la rianimazione ogni due minuti oppure ricorrere a un massaggiatore automatico. I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati sulla rivista scientifica Journal of the American Heart Association.
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Dopo la sospensione imposta dalla pandemia, il centro CHRIS dell’Ospedale di Silandro è tornato a popolarsi. Per gli oltre 13 mila venostani che tra il 2011 e il 2018 sono entrati a far parte dello studio CHRIS, è tempo di ripetere esami e misurazioni. Con questa seconda fase, lo studio di popolazione di Eurac Research e dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige diventa uno studio prospettico a lungo termine: continuerà a raccogliere dati sulla salute dei partecipanti e a metterli a disposizione della comunità scientifica internazionale e della sanità locale. Giovedì 2 dicembre il gruppo di lavoro dell’Istituto di biomedicina di Eurac Research ha incontrato i vertici dell’Azienda sanitaria per ripercorrere i primi dieci anni dello studio, celebrarne la ripresa e discutere le prospettive future.
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È consentito ordinare semi in un altro paese, propagarli sul proprio balcone e regalarli ad amici e conoscenti? Quali norme si devono osservare per non essere perseguibili? E cosa affermano i regolamenti sulle sementi rispetto alla salute delle piante e all’agricoltura biologica? Queste e altre domande sulle disposizioni legali per la propagazione privata e la diffusione dei semi saranno discusse giovedì 25 novembre in un incontro online tramite la piattaforma Zoom. L’evento è organizzato da Eurac Research nell’ambito del progetto Pustertaler Kulturartenvielfalt, che mira a conservare le piante coltivate in val Pusteria – sia sul versante altoatesino che su quello del Tirolo orientale – e le conoscenze a esse associate.
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Sono elementi molto importanti del nostro paesaggio culturale e sono di grande valore per la tradizione, l'economia e la gastronomia locale: si tratta di prati con alberi da frutto singoli ad alto fusto, detti frutteti tradizionali o in altoatesino anche “Baumgart” – da cui il nome dell’iniziativa –, “Pangert” o “Anger”. Ma soprattutto sono habitat importanti per innumerevoli specie animali e vegetali, come rivelato da un team di ricerca di Eurac Research nella conferenza del 5 novembre. Un esempio? In media, nei frutteti tradizionali studiati finora in Alto Adige sono state documentate oltre 20 specie di uccelli. La conferenza ha evidenziato il valore aggiunto dei frutteti tradizionali da un punto di vista ecologico ed economico, ed è stata organizzata nella cornice dell’iniziativa “Baumgart" da Eurac Research, Gallo Rosso, Bioland Alto Adige, associazione Sortengarten Südtirol, Heimatpflegeverband, Ufficio natura della Provincia autonoma di Bolzano. L’iniziativa ha lo scopo di contrastare la scomparsa dei frutteti tradizionali. Durante la serata sono state premiate le foto più belle dei frutteti altoatesini, inviate nell'ambito di un concorso fotografico.
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Lo scorso anno le Truppe alpine dell’Esercito hanno condotto nel terraXcube un’esercitazione per simulare una missione di soccorso in quota in condizioni climatiche estreme. Pochi mesi dopo hanno supportato i ricercatori di Eurac Research nel recupero di un camoscio mummificato a oltre 3000 metri di quota. La collaborazione tra Eurac Research e il Comando delle Truppe alpine è già attiva sul campo; con l’accordo firmato oggi dai vertici delle due istituzioni si avvia anche in modo formale, aprendo la strada a nuovi progetti di cooperazione.
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Gli alimenti fermentati che si ottengono dopo una lunga lavorazione, come la birra o il formaggio, sono considerati un segno distintivo della modernità. Per esempio, sappiamo da fonti storiche che nell’antico Egitto il latte veniva fatto fermentare. Un team di ricerca ha documentato il consumo di formaggio blu già a partire dall’età del bronzo. Lo hanno dimostrato le analisi svolte su escrementi umani, coproliti, che risalgono al periodo compreso tra l’età del bronzo e il barocco. Questi resti si sono conservati in condizioni eccezionalmente buone nelle miniere di sale di Hallstatt, in Austria. Ci sono anche evidenze di una possibile cultura della birra. La combinazione di metodi archeologici e di tecnologie biomolecolari si è rivelata particolarmente fruttuosa, fornendo intuizioni sorprendenti sulle abitudini alimentari della preistoria e sulla produzione di cibo. I risultati dello studio saranno pubblicati oggi, 13 ottobre, dalla rinomata rivista Current Biology.
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Per quanto, come ci ha mostrato la pandemia, il mondo sia una comunità legata dallo stesso destino e per quanto siamo strettamente connessi, viviamo comunque in un sistema basato sulle disuguaglianze. Molte differenze si manifestano già al momento della nascita e hanno un impatto su tutta la biografia di una persona. Il nostro sistema economico esaspera le disparità sociali e alimenta la crisi climatica. Cosa si può fare per contrastare le disuguaglianze esistenti? È questo l’interrogativo al centro della conferenza “Ripensare la (dis)uguaglianza” in programma giovedì 14 ottobre a Bolzano e venerdì 15 ottobre a Sluderno.
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Siamo abituati a pensare alla placca solo come a un fastidio, ma i campioni di placca calcificati estratti da scheletri antichi sono una fonte preziosa di informazioni sul nostro microbiota orale e sul suo sviluppo. Un team di ricerca di Eurac Research e dell’Università di Trento ha esaminato la placca dentale di una ventina di resti scheletrici umani rinvenuti in Alto Adige e in Trentino e risalenti a un periodo compreso tra il Neolitico e l’Alto Medioevo. Il team ha scoperto due specie precedentemente sconosciute di un microrganismo comune nei nostri corpi chiamato Methanobrevibacter. Grazie all’applicazione di un metodo non ancora diffuso nella ricerca sulle mummie, il gruppo di ricerca ha potuto dimostrare che, considerando un arco temporale di 50.000 anni, negli ultimi secoli la diversità di questo organismo nel nostro microbiota è diminuita bruscamente. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rinomata rivista “Microbiome”.
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Contrastare il fenomeno delle isole di calore nelle città, grazie all’ombra e all’evapotraspirazione, è una delle numerose funzioni che hanno le aree verdi nelle città. Ma introdurre soluzioni basate sulla natura nella pianificazione urbana ha molti altri benefici, rilevanti sia per migliorare la qualità della vita, sia per favorire la transizione verso una società equa e a basse emissioni. Ma come si possono progettare in modo condiviso ed efficace? Su questo tema si concentrerà nei prossimi cinque anni un consorzio di 19 partner europei nel progetto JUSTNature, avviato ufficialmente nei giorni scorsi. Con il coordinamento di Eurac Research, in sette città europee - tra cui Bolzano e Merano - saranno pensati e realizzati interventi basati sulla natura con un approccio partecipativo, equo e tecnologicamente avanzato. Il lavoro che queste città svolgeranno sarà d’esempio per altri centri europei e servirà a definire linee guida utili a favorire la diffusione di queste soluzioni.
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A tre decenni dal suo ritrovamento, molti segreti sull’Uomo venuto dal ghiaccio sono stati risolti: ora sappiamo come e dove visse, come morì, quale fu il suo ultimo pasto, quali malattie lo tormentavano. Il 20 settembre, Eurac Research organizza il convegno digitale “Iceman-quo vadis”. Esperte ed esperti parleranno del potenziale ancora inesplorato della ricerca su Ötzi.
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Non funziona niente senza energia, che sia fisica, sociale o artistica. Il Center for Advanced Studies di Eurac Research e il festival di cultura contemporanea Transart guardano all’energia in tutte le sue sfaccettature, in modo interdisciplinare. Per farlo, il 16 e 17 settembre porteranno sul palco del NOI Techpark di Bolzano esponenti di prim’ordine del mondo della scienza e dell’arte.
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Per studiare farfalle e cavallette si avventurano con i retini da sfalcio sui ripidi pendii montani sotto il sole di mezzogiorno. Prima dell’alba stazionano silenziosi nelle radure boschive per identificare i richiami degli uccelli e per catalogare le piante vagliano ogni centimetro di terreno. Le ricercatrici e i ricercatori di Eurac Research stanno documentando in modo sistematico la biodiversità nei principali habitat della provincia. Nei primi due anni del Monitoraggio della Biodiversità Alto Adige hanno già analizzato 128 siti e identificato 1094 piante vascolari diverse, 116 specie di uccelli, 20 di pipistrelli e 128 di farfalle. Ma questo è solo un assaggio del lavoro che hanno svolto finora. Tra i risultati più rilevanti della ricerca, la conferma che un paesaggio culturale costituito da elementi diversi – per esempio prati intervallati da siepi, alberi, specchi d'acqua o masi tipici – fa crescere la biodiversità. L’8 settembre il gruppo di ricerca ha fatto il punto sui primi due anni di monitoraggio in una conferenza stampa.
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A lungo è stata considerata una delle donne più potenti del mondo, ora Angela Merkel si dimette dopo 16 anni nel ruolo di cancelliera tedesca. Alla sua successione si candidano due uomini e anche una donna. Le donne in posizioni di comando – sul palcoscenico politico internazionale, ma anche nella politica comunale e nelle aziende altoatesine – è uno dei temi che verranno discussi in un simposio con ospiti di alto profilo: oltre a Brigitte Zypries, prima donna a ricoprire la carica di ministra tedesca dell’economia, e Flora Kröss, presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda di servizi energetici Alperia, Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e le autonomie nel governo Conte bis, il presidente della Provincia Arno Kompatscher, l’assessora provinciale Waltraud Deeg e Kurt Promberger, direttore dell’Istituto per il management pubblico di Eurac Research discuteranno di semplificazione amministrativa, digitalizzazione e sostenibilità nella pubblica amministrazione. L'evento “Nuova normalità – vecchie sfide?” avrà luogo in presenza nella sede centrale di Eurac Research, a Bolzano, martedì 7 settembre alle ore 18. Si potrà partecipare anche attraverso la piattaforma online Zoom. La durata dell’evento sarà di un’ora e mezza.
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Il Superbonus ha convinto vari proprietari a rinnovare la propria casa e renderla più efficiente dal punto di vista energetico. Queste operazioni rimangono però per tanti una fonte di stress: sono costose, implicano cantieri rumorosi e protratti nel tempo, e sul mercato ci sono tantissime soluzioni tecnologiche tra le quali è difficile scegliere. Nella cornice del progetto europeo 4RinEu da poco concluso un team di ricerca guidato da Eurac Research ha messo a punto diversi pacchetti di soluzioni volte a migliorare l’efficienza energetica e il comfort; possono essere scelti in base alle proprie disponibilità economiche e al contesto climatico in cui si trova l’edificio da riqualificare. Testati in diversi cantieri pilota in Europa, questi pacchetti sono presentati con diverso grado di dettaglio e in modo molto semplice in una brochure che mette a confronto le varie opzioni.
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A luglio la Commissione europea ha proposto di vietare la vendita di auto a benzina e diesel a partire dal 2035. Le reazioni generali sono state perplesse quando non allarmate, ma secondo i ricercatori di Eurac Research la svolta definitiva in questa direzione sarebbe già in atto. Negli ultimi due anni i dati della mobilità elettrica si sono impennati, tanto che le previsioni del settore non tengono il passo dei fatti. Solo tra il 2019 e il 2020 la percentuale delle auto elettriche a batteria sul totale di tutte le auto immatricolate in Italia è passato dallo 0,6 al 2,3 per cento, circa quattro volte tanto. È vero: sono numeri ancora bassi, ma l’evoluzione è molto veloce persino in un Paese in ritardo rispetto ad altre realtà europee (in Norvegia le auto elettriche superano già il 50 per cento nelle nuove vendite). C’entrano tecnologie sempre più sofisticate con costi in calo, le strategie dei governi e delle case automobilistiche. Quando sono nate le auto elettriche? Sono affidabili? Sono davvero green? Funzionano per il trasporto merci? Come si posiziona l’Alto Adige nel contesto generale? Un dossier di Eurac Research, disponibile sul magazine online del centro di ricerca, risponde in modo chiaro e sintetico a queste e altre domande con il supporto di infografiche e timeline.
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Come possiamo lasciare alle generazioni future un mondo intatto e delle opportunità di vita migliori? Come si può promuovere uno sviluppo sostenibile tramite la collaborazione tra scienza, pratica e società? Tiny FOP MOB, (FOrschungs- und Praxis-MOBil), un progetto del Center for Advanced Studies di Eurac Research in collaborazione con l'Istituto per le energie rinnovabili, la Libera Università di Bolzano e le aziende di artigianato Habicher Holzbau srl e Schönthaler Manufatti in cemento srl, prende avvio da queste domande. Il viaggio del Real World Laboratory parte da Silandro e attraversa tutta la val Venosta, facendo tappa a Laces, Curon Venosta, Prato allo Stelvio e Malles.
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La ricerca biomedica punta sulla comprensione dei meccanismi biologici che favoriscono le malattie. Perché questa conoscenza si traduca in soluzioni concrete per la salute umana, è necessario che la ricerca di base comprenda le possibilità e le capacità del mondo produttivo, e viceversa. Con questo spirito, dal 12 al 16 luglio l’istituto di biomedicina di Eurac Research organizza una summer school rivolta a giovani ricercatori, per preparali a nuove carriere capaci di tradurre la ricerca di base in nuove terapie o nello sviluppo di farmaci. È la prima scuola al mondo di epidemiologia genetica della funzione renale e vanta docenti di alto profilo provenienti da Italia, Germania, Svizzera Francia e USA.
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