Eurach Research

    Eurac ResearchPress KIT

    Who we are photo + video + logo

    PRESS

    07 febbraio 23


    Risolto il mistero della mummia di Basilea

    Nei campioni di tessuto di una mummia del XVIII secolo conservata in una chiesa, un team di ricerca di Eurac Research e del Museo di storia naturale di Basilea ha scoperto un agente patogeno sconosciuto, chiarendo così di cosa soffrisse la donna

    La mummia, è nota come la “signora della Barfüsserkirche” perché fu ritrovata nel 1975 durante i lavori di costruzione dell’omonima chiesa a Basilea. Diversi indizi, tra cui i cambiamenti nelle ossa del cranio, hanno inizialmente suggerito che la donna soffrisse di sifilide. Grazie alla collaborazione interdisciplinare coordinata dal Museo di storia naturale di Basilea, nel 2018 la mummia è stata identificata in Anna Catharina Bischoff, vedova del parroco. Tuttavia, le analisi condotte da un’equipe dell’Istituto per la ricerca sulle mummie non hanno rilevato tracce dell’agente patogeno di questa malattia. Utilizzando un nuovo metodo, finora raramente applicato al DNA antico, è stato possibile assemblare il genoma di un micobatterio non tubercolare ancora sconosciuto e chiarire che la donna non è morta di sifilide. La possibilità di scoprire nuovi e rari microrganismi anche in materiale genetico molto antico permette alla scienza di approfondire aspetti importanti dello sviluppo delle malattie infettive umane.

    Media Files

    1
    1
    1

    risolto-il-mistero-della-mummia-di-basilea.zip

    23 dicembre 22


    Studio: l’estrazione della torba in Alto Adige produce 15.900 tonnellate di emissioni di CO2 per ettaro all’anno

    Un gruppo di ricerca di Eurac Research e Università di Innsbruck ha studiato e calcolato il contenuto di carbonio e azoto e le emissioni di metano

    La torba, che si è formata nel corso di migliaia di anni, sequestra fino a un terzo del carbonio del suolo terrestre – il doppio del carbonio sequestrato da tutte le foreste del mondo. Un gruppo di ricerca di Eurac Research, in collaborazione con l’Università di Innsbruck, ha esaminato per la prima volta in modo più dettagliato il contenuto di carbonio e azoto e le emissioni di metano della torba estratta in Alto Adige. Secondo lo studio recentemente pubblicato (https://www.eurac.edu/doi/10-57749-acng-fv67) l’estrazione della torba in Alto Adige produce emissioni per un totale di 15.900 tonnellate di CO2 equivalente per ettaro all’anno (fino a oggi 400.000 tonnellate in totale). Le concessioni attualmente attive causerebbero un’ulteriore emissione di 300.000 tonnellate. In base ai dati calcolati e in linea con il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC), secondo il team di ricerca non dovrebbero essere rilasciati ulteriori permessi per l’estrazione di torba alla scadenza delle concessioni ora attive.

    Media Files

    2
    1
    1

    estrazione-della-torba-in-alto-adige-studio.zip

    20 dicembre 22


    Alto medioevo: scambi con altre popolazioni e dieta varia

    La bioarcheologia racconta e confronta le valli dell’Alto Adige

    Uno studio di paleogenetica condotto sui resti scheletrici di 94 individui rinvenuti in 11 siti archeologici sparsi tra val Venosta, val Isarco, valle dell’Adige e Merano e risalenti al periodo tra il V e il XII secolo d.C. suggerisce che le persone si spostavano e si mescolavano, pur con alcune interessanti differenze all’interno del territorio. Anche la dieta era varia. Per arrivare a queste conclusioni il gruppo di ricerca ha analizzato il DNA mitocondriale completo, cioè il DNA che si trasmette per linea materna, e alcuni isotopi che danno informazioni sulla dieta e sulla mobilità.

    Media Files

    3
    1
    1

    alto-medioevo-scambi-con-altre-popolazioni-e-dieta-varia.zip

    19 dicembre 22


    Barriere non solo fisiche, ma anche amministrative

    Un progetto europeo ha analizzato la connettività ecologica dall’Alto Adige alla Grecia – Online le mappe dettagliate

    La biodiversità e la connettività ecologica – cioè la possibilità per gli animali di muoversi nel proprio ambiente – sono il termometro che misura lo stato di salute della natura e quindi il nostro. Nell’ambito del progetto di ricerca europeo DINALPCONNECT, i ricercatori di Eurac Research hanno elaborato delle mappe che evidenziano quanta libertà di movimento abbia la fauna selvatica dall’Alto Adige alla Grecia e come si possa incentivarla. I risultati verranno presentati il 20 e 21 dicembre 2022 in Eurac Research.

    barriere-non-solo-fisiche-ma-anche-amministrative.zip

    01 dicembre 22


    Focus sulle malattie cardiovascolari

    La collaborazione tra enti di ricerca italiani e austriaci apre la strada a nuovi farmaci

    Circa il 30 per cento della popolazione europea soffre di malattie cardiovascolari; circa il 40 per cento dei decessi in Italia e il 45 per cento in Austria è legato a queste patologie. Sviluppare terapie innovative per le malattie cardiovascolari e migliorare le condizioni delle persone che ne soffrono è stato l’obiettivo del progetto INCardio a cui Eurac Research ha partecipato assieme ad altri centri di ricerca italiani e austriaci. I risultati del progetto sono stati presentati ieri in Eurac Research.

    focus-sulle-malattie-cardiovascolari.zip

    29 novembre 22


    Sport in montagna: quale è la percezione del rischio e la preparazione di chi lo pratica?

    Uno sguardo sul tema in uno studio di Eurac Research

    Il desiderio di essere maggiormente a contatto con la natura spinge sempre più persone a trascorrere del tempo in montagna. Si tratta di una tendenza positiva che però si accompagna a un aumento degli incidenti e quindi pone questioni legate alla responsabilità giuridica. Per rilevare aspetti rilevanti del comportamento tenuto da chi pratica attività sportive in montagna, il team di ricerca di Eurac Research ha svolto un’indagine non rappresentativa, ma utile a inquadrare il fenomeno. Sono stati compilati più di 3800 questionari online da persone residenti in Trentino-Alto Adige e Tirolo e intervistati di persona circa 300 turisti nella zona di Sesto Pusteria. I risultati dell’indagine sono stati presentati a Innsbruck nel corso della conferenza finale del progetto M_Risk, a cui – oltre a Eurac Research – hanno partecipato anche le università di Innsbruck, Trento e Bolzano.

    sport-in-montagna.zip

    28 novembre 22


    Patrimonio culturale vivente: ispirazione per uno stile di vita sostenibile

    Conclusione del progetto: un team di ricerca guidato da Eurac Research ha raccolto pratiche ed esempi di patrimonio vivente ai confini tra Italia e Svizzera e richiama l’attenzione sul potenziale di questo prezioso patrimonio

    Una delle ultime tre tessiture a mano della Svizzera era sull’orlo del fallimento, ma è riuscita a risollevarsi, ha rivisto la propria gamma di prodotti e le strategie di marketing e ora riesce a offrire agli abitanti della Val Müstair, segnata dall’emigrazione, una prospettiva di lavoro di qualità. La pera Pala dell’Alta Val Venosta, un tempo alimento base, oggi – conosciuta e apprezzata in forma essiccata, distillata come acquavite o usata per fare il pane – unisce ancora diversi gruppi della valle nell’interesse per la secolare varietà e allo stesso tempo crea identità locale. Questi sono solo due dei 25 esempi di patrimonio culturale vivente raccolti da un team di ricerca guidato da Eurac Research nel progetto Living Intangible Cultural Heritage nell’area di confine tra Italia e Svizzera. L’obiettivo era quello di far conoscere la diversità e la ricchezza di questo patrimonio culturale. L’evento finale con tutti i partner del progetto si è svolto venerdì 25 novembre 2022 a Glorenza.

    Media Files

    3
    1
    1

    patrimonio-culturale-vivente-ispirazione-per-uno-stile-di-vita-sostenibile.zip

    24 novembre 22


    Sostenibilità e agricoltura biologica in Alto Adige

    Il punto sulle sfide di oggi e sulle prospettive future in un workshop promosso da Eurac Research

    Puntare a un’agricoltura più sostenibile è la sfida che le aziende agricole altoatesine e l’amministrazione provinciale dovranno affrontare nei prossimi anni. Il Piano Agricoltura 2030 della Provincia descrive i principi di questo sviluppo e mette a fuoco, per esempio, l’importanza di sostenere le piccole aziende, favorire l’economia circolare e fare attenzione alla tutela del clima. Il workshop di martedì 29 novembre organizzato da Eurac Research affronterà questi temi grazie agli interventi di esperti ed esperte di scienze agrarie, storiche, di questioni di genere e culturali. Saranno presentati alcuni progetti con l’obiettivo di creare consapevolezza a livello locale sui temi della sostenibilità e dell’agricoltura biologica e far crescere le esperienze di questo tipo.

    sostenibilita-e-agricoltura-biologica-in-alto-adige.zip

    09 novembre 22


    Frutteti ricchi di biodiversità

    Nell’ambito del Monitoraggio della Biodiversità Alto Adige, una squadra di ricerca ha studiato l’habitat dei frutteti tradizionali scoprendo una straordinaria varietà di specie.

    L’equipe ha monitorato cinque frutteti tradizionali sparsi in tutto l’Alto Adige – ovvero prati da sfalcio o pascoli in cui crescono anche alberi da frutto ad alto fusto. I risultati saranno presentati oggi al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige: lo studio mostra che le particolari caratteristiche dei cosiddetti “Baumgart”, “Anger” o “Pangerter” – tutti nomi con cui vengono tradizionalmente chiamati i frutteti tradizionali in Alto Adige – li rendono un habitat prezioso per la biodiversità. In nessun altro habitat dell’Alto Adige sono state registrate così tante specie di uccelli, comprese alcune specie in via di estinzione. Anche i risultati sulle api selvatiche sono particolarmente impressionanti: in media, nei frutteti tradizionali sono state trovate quasi 23 specie, mentre nei meleti intensivi se ne contano solo poco più di nove.

    Media Files

    5
    1
    1

    frutteti-ricchi-di-biodiversita.zip

    25 ottobre 22


    Science Slam Bolzano: la scienza che ispira!

    Tre ricercatrici e tre ricercatori hanno trascinato la sala gremita di Eurac Research nel primo Science Slam Bolzano. Il pubblico ha votato quella del biotecnologo Giacomo Antonello come miglior performance della serata. Nel suo intervento, intitolato “Non sei solo”, ha spiegato, tra risate e applausi, quali microrganismi vivono in noi e su di noi e come influenzano la nostra salute e la nostra mente. Le prossime due date del Science Slam saranno giovedì 27 ottobre al NOI Techpark e venerdì 28 ottobre alla Libera Università di Bolzano, con inizio alle 19.30.

    Media Files

    5
    1
    1

    science-slam-bolzano-la-scienza-che-ispira.zip

    21 ottobre 22


    La prima cattedra UNESCO dell’Alto Adige

    Con la cattedra UNESCO per anticipazione interdisciplinare e trasformazione globale-locale presso il centro di ricerca Eurac Research anche l’Alto Adige entra a far parte di una grande rete internazionale

    L’UNESCO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, comprende quasi tutti i paesi del mondo. Per sostenere gli obiettivi dell’UNESCO nel campo della scienza e dell’istruzione più di 900 cattedre collaborano in tutto il mondo distinguendosi per l’eccellenza della ricerca e dell’insegnamento nei rispettivi settori di competenza. La cattedra UNESCO per anticipazione interdisciplinare e trasformazione globale-locale, recentemente istituita presso Eurac Research con il focus su ricerca e insegnamento, collega l’Alto Adige con la rete internazionale dell’UNESCO. Lunedì 24 ottobre a Bolzano, presso il centro di ricerca, verrà presentata ufficialmente la prima cattedra UNESCO dell’Alto Adige.

    la-prima-cattedra-unesco-dell-alto-adige.zip

    19 ottobre 22


    Verso una nuova cultura degli incontri

    Eurac Research, BASIS Vinschgau Venosta e la cooperativa Bürger*Genossenschaft Obervinschgau invitano al convegno “Ripensare gli incontri” e ai “Dialoghi di Castel Coira sull’economia 2.0”

    Avere fiducia gli uni negli altri e lavorare per un futuro comune è più importante che mai in risposta alle crisi attuali. Solo attraverso l'incontro possono emergere empatia e senso di comunità. Infatti l'incontro è fondamentale sia per il benessere personale che per un ulteriore sviluppo di intere regioni. Venerdì 21 e sabato 22 ottobre 2022 il convegno "Ripensare gli incontri” offrirà l'occasione a esperti nazionali e internazionali di confrontarsi su questo tema a Bolzano e a Sluderno.

    verso-una-nuova-cultura-degli-incontri.zip

    19 ottobre 22


    Dati e numeri sullo sviluppo dei cambiamenti climatici in Alto Adige

    Eurac Research: per la prima volta questi dati sono disponibili online su una piattaforma comune

    Il fatto che la temperatura media annua in Alto Adige sia aumentata di due gradi dal 1980 a oggi – a Bolzano e Bressanone addirittura di tre gradi in estate – non dovrebbe più sorprendere nessuno. Forse più impressionante è l’andamento dei giorni di gelo, cioè quei giorni in cui la temperatura minima è inferiore allo zero. Ad altitudini superiori ai 1000 metri, i giorni di gelo sono circa 40 in meno all’anno rispetto agli anni ottanta, con conseguenze per l’agricoltura, la stabilità del suolo, gli ecosistemi montani e, non ultimo, l’innevamento artificiale. Queste e molte altre informazioni sono ora disponibili online all’interno del monitoraggio sui cambiamenti climatici in Alto Adige, consultabile all’indirizzo https://www.eurac.edu/it/data-in-action/monitoraggio-dei-cambiamenti-climatici . I grafici aiutano a rendere più visibili i cambiamenti climatici, spesso graduali, ma anche a classificare meglio eventi estremi come l’estate del 2022. I dati, forniti da diversi attori attivi sul territorio provinciale, vengono aggiornati ogni anno e sono disponibili gratuitamente.

    dati-e-numeri-sullo-sviluppo-dei-cambiamenti-climatici-in-alto-adige.zip

    18 ottobre 22


    Una mummia di marmotta di 6.600 anni esaminata nei laboratori di Eurac Research

    La Regione Valle d’Aosta ha coinvolto il centro di ricerca altoatesino nello studio del reperto

    Da poche settimane gli esperti e le esperte di mummie di Eurac Research hanno accolto nei loro laboratori un ospite molto particolare: una marmotta mummificata di 6.600 anni ritrovata in Valle d’Aosta sul Lyskamm, nel massiccio del Monte Rosa, a 4.300 metri di quota. Quando la mummia è stata trasportata a Bolzano per le prime analisi, la sua età non era ancora nota. Solo nei giorni scorsi la datazione al radiocarbonio ha stabilito che la marmotta è vissuta nel Neolitico, è dunque la mummia animale più antica ritrovata in Italia e un reperto di notevole interesse per la comunità scientifica.

    Media Files

    3
    1
    1

    una-mummia-di-marmotta-di-6-600-anni-esaminata-nei-laboratori-di-eurac-research.zip

    17 ottobre 22


    Science Slam Bolzano: su il sipario per la scienza!

    Quando la scienza presenta nuove scoperte in riviste specializzate o a congressi specialistici, è normale che le persone non addette ai lavori si perdano nella complessità. Al Science Slam Bolzano ricercatrici e ricercatori sono davanti a una sfida: rendere chiari i loro temi così articolati in presentazioni brevi e coinvolgenti. Alla fine della serata il pubblico deciderà quale sarà stata la prova migliore. Gli eventi sono in totale tre e il primo si terrà giovedì 20 ottobre, alle 19.30, in Eurac Research. Il Science Slam Bolzano è una coproduzione di Eurac Research, NOI Techpark, Libera Università di Bolzano e Fondazione Cassa di Risparmio.

    Media Files

    1
    1
    1

    science-slam-bolzano.zip

    06 ottobre 22


    Cardiomiopatia aritmogena: individuata una molecola che potrebbe contrastarla

    Il risultato apre la strada alla ricerca farmacologica e arriva dopo sette anni di esperimenti

    Il suo nome è MB-3 ed è una molecola di sintesi, cioè creata in laboratorio. Usata per limitare l’attività dell’enzima GCN5, riduce gli accumuli di grasso nelle cellule cardiache che caratterizzano la cardiomiopatia aritmogena, la malattia che ha stroncato in giovane età sportivi come il calciatore del Livorno Piermario Morosini o il giocatore di hockey dell’Asiago Darcy Robinson. La scoperta di una équipe di biologi di Eurac Research arriva dopo diversi anni di ricerche in collaborazione con l’Università medica di Innsbruck, il Centro cardiologico Monzino e l’Università statale di Milano.

    cardiomiopatia-aritmogena.zip

    30 settembre 22


    “Mummies. Il passato svelato”: mostra prolungata fino al 24 ottobre

    Ancora un mese per visitare le due mummie egizie esposte a Bolzano, grazie a un progetto del Museo Civico Archeologico di Bologna e di Eurac Research

    La mummia con il sudario dipinto e la mummia di fanciullo con tre tuniche rimarranno esposte al NOI Techpark di Bolzano fino al 24 ottobre prossimo. Tutte le persone interessate avranno ancora un mese di tempo per conoscere due mummie dalle caratteristiche uniche, testimoni di una storia millenaria.

    Media Files

    6
    1
    1

    mummies-il-passato-svelato-mostra-prolungata-fino-al-24-ottobre.zip

    27 settembre 22


    Eurac Research: Festschrift per i 30 anni dalla fondazione

    La pubblicazione celebrativa si chiama “Eurac Research: Inventing Science in a Region” e verrà presentata venerdì 30 settembre 2022

    Oggi Eurac Research è una realtà riconosciuta e con contatti a livello internazionale. All’inizio, 30 anni fa, l’allora piccolo centro di ricerca era specializzato in temi di nicchia come l’autonomia, le minoranze e il linguaggio giuridico, oggi Eurac Research conduce anche ricerche ad alta tecnologia nei settori delle energie rinnovabili, della biomedicina, della biologia e dell’osservazione della Terra. Una pubblicazione celebrativa ripercorre lo sviluppo del centro di ricerca e i suoi obiettivi futuri. Curata da Hannes Obermair e Harald Pechlaner, la Festschrift è fresca di stampa e sarà presentata ufficialmente in Eurac Research venerdì 30 settembre 2022, alle ore 11.

    eurac-research-festschrift-per-i-30-anni-dalla-fondazione.zip

    21 settembre 22


    Neve: in media due settimane in meno nelle aree di montagna rispetto al 1982

    Nuovo studio di Eurac Research conferma le tendenze globali negative

    Mentre si tirano le somme di una estate siccitosa e ci si augura una stagione invernale ricca di precipitazioni che però non siano estreme e distruttive, uno studio di Eurac Research appena pubblicato sulla rivista Scientific Report, del gruppo Nature, traccia un bilancio sconfortante degli ultimi decenni. Tra il 1982 e il 2020 il periodo di copertura nevosa nelle aree montane di tutto il mondo è diminuito in media di circa 15 giorni in un anno. Le Alpi sono in linea con la media: la riduzione oscilla tra i 10 e i 20 giorni. Lo studio rafforza i risultati di una ricerca precedente estendendo il periodo di osservazione, e rende più accurato un modello della Nasa.

    Media Files

    2
    1
    1

    neve-in-media-due-settimane-in-meno.zip

    19 settembre 22


    Mobilità elettrica: a un passo dal fenomeno di massa

    Un convegno promosso da Eurac Research al NOI Techpark fa il punto sulle tendenze più attuali in tema di mobilità elettrica e sulle prospettive per il settore turistico

    Le auto benzina e diesel non avranno lunga vita: il Parlamento europeo ha infatti stabilito che dal 31 dicembre 2035 si potranno vendere solo veicoli elettrici. Le principali case automobilistiche si stanno già adeguando, ma si tratta di un cambiamento radicale che avrà un impatto su molti settori. Il convegno “Mobilità elettrica ad un passo dal fenomeno di massa – Prospettive per il turismo” sarà l’occasione per informarsi sulle tendenze locali e internazionali e per conoscere le realtà più innovative nel campo della mobilità elettrica applicata al settore turistico.

    mobilita-elettrica-a-un-passo-dal-fenomeno-di-massa.zip


    Science Shots Eurac Research Newsletter

    Resta al passo con nuove storie di scienza e i nostri prossimi eventi, ogni mese.

    Seleziona lingua
    Eurac Research logo

    Eurac Research è un centro di ricerca privato con sede a Bolzano, Alto Adige. I nostri ricercatori e le nostre ricercatrici provengono da una vasta gamma di discipline scientifiche e da tutte le parti del globo. Insieme si dedicano a quella che è la loro professione e vocazione – plasmare il futuro.

    No Woman No Panel

    Cosa facciamo

    La nostra ricerca affronta le maggiori sfide che ci attendono in futuro: le persone hanno bisogno di salute, energia, sistemi politici e sociali ben funzionanti e un ambiente intatto. Sono domande complesse a cui cerchiamo di dare risposta grazie all'interazione tra molte discipline diverse. [Chi siamo](/it/chi-siamo-eurac-research)

    LAVORA CON NOI

    Except where otherwise noted, content on this site is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International license.